Europa irritata per il referendum dei greci annunciato da Tsipras. Ma lui va avanti e il 30 non paga

Europa irritata per il referendum dei greci annunciato da Tsipras. Ma lui va avanti e il 30 non paga

E’ palpabile l’irritazione tra i ministri riunti a Bruxelles per esaminare la situazione greca dopo l’annuncio a sorpresa del primo ministro greco Alexis Tsipras che il prossimo 5 luglio sarà indetto un referendum con cui tutto il popolo ellenico sarà chiamato a dire la sua sul piano di austerità ulteriormente richiesto al Governo di Atene.

In un discorso televisivo, il premier ha parlato del clima di “umiliazione” creato contro la Grecia ed ha condannato le misure di austerità “insopportabili” già imposte al suo Paese e destinate ad inasprirsi nel caso dovesse accettare le richieste dai creditori.

Il governo greco, intanto, ha respinto le proposte della finanza internazionale e sembra chiaro che non ha alcuna intenzione di pagare il debito in scadenza per il 30 giungo prossimo di 1,5 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale, Fmi, diretto da quella Christina Lagarde, indicata come la capofila dei “falchi” che vorrebbero rendere impossibile ogni forma di accordo.

Secondo Tsipras, le richieste dei creditori “violano chiaramente le norme europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’uguaglianza e alla dignità mostrando che lo scopo di alcuni dei partner e delle istituzioni non è stato quello di raggiungere un valido accordo tra tutte le parti, ma di puntare all’umiliazione di un intero popolo “.

E’ chiaro che la mossa di Tsipras è diretta in varie direzioni: internamente, in modo da evitare di assumere qualunque decisione senza  il consenso dei greci; esternamente, per pressare i vertici politici europei in modo da risolvere “politicamente” una questione che se, invece, resta solo a livello dei numeri, per Atene è praticamente irrisolvibile.

A questo punto è chiaro che o viene trovato al livello più alto una soluzione, oppure per un miliardo e mezzo di euro l’Europa rischia di innescare una crisi dai risvolti inscrutabili e forieri di ogni sbocco.