Al Pd vanno male le elezioni, ma Renzi non demorde, anzi
Dopo i poco esaltanti risultati delle amministrative nelle città più importati chiamate al voto domenica scorsa, per il Pd è giunto un altro sgradevole rintocco dalla Sicilia dove ha perso un pò dappertutto. Nel complesso, si è trattato di un brutto colpo per Matteo Renzi costretto a trovare nell’urna dei ballottaggi un risultato amarissimo.
I democratici hanno perso clamorosamente il posto di sindaco di Venezia, dove governavano dal 2003, e quello di Arezzo. Quest’ultima città è sempre stata appannaggio della sinistra ed è pure la patria della Ministra Boschi. Ma questi non sono stati gli unici risultati deludenti. Anzi.
Matteo Renzi ha risposto ai risultati in maniera esattamente opposta a quella che da molti ambienti del Pd gli viene da tempo suggerita e cioè di privilegiare l’ascolto ed il confronto con tutti piuttosto che andare avanti con il concetto dell’uomo “solo al comando”.
Il Presidente del Consiglio ha invece annunciato l’intenzione di andare avanti “senza mediazioni” e “riprendendosi” il Pd.
A parte la conseguenza della indiretta critica nei confronti di coloro che hanno seguito il partito in sua vece, a causa degli impegni governativi cui è stato chiamato, ci saranno da vedere anche gli sviluppi di queste affermazioni perché la minoranza interna ha trovato nella risposta negativa da parte dell’elettorato ulteriori motivi per mobilitarsi contro la linea di Renzi.