I James Bond a rischio della vita. Regno Unito ritira gli agenti segreti. Russia e Cina li avrebbero scoperti
Tutti i James Bond, quelli veri, corrono seri rischi. Russia a Cina sarebbero riusciti a penetrare i segreti dell’intelligence britannica, e delle spie da loro utilizzate, a seguito delle informazioni contenute nei file portati via da Edward Snowden allorquando è scoppiato lo scandalo mondiale sulle intercettazioni telefoniche, il cosiddetto “datagate”, organizzate a tappeto dall’agenzia della sicurezza americana, NSA, e dai servizi di Sua Maestà britannica.
La situazione si sarebbe fatta così grave da costringere le autorità del Regno Unito a ritirare molti agenti segreti operativi in paesi cosiddetti “ostili” per evitare che possano essere scoperti e, persino, uccisi.
La rivelazione è venuta dal Sunday Times scatenando l’assalto di tutti i giornalisti su Downing Strett, dove c’è il primo ministro David Cameron, e sul MI6, il servizio di controspionaggio all’estero.
La spinosa questione giunge proprio nel momento in cui il Governo britannico si accinge a modificare una serie di norme, in particolare, per quanto riguarda l’attività anti terroristica.
I giornalisti vogliono ovviamente conoscere tutti i dettagli di questa storia anche perché si chiedono di quali informazioni Cina e Russia possano essere venuti in possesso visto che i file trafugati da Snowden risultano tutti consegnati ad Hong Kong ai giornalisti del The Guardian che li ha poi pubblicati insieme ad altri importanti giornali di tutti i paesi del mondo.
Cassandra Verticchio