Corte Suprema Usa: chi è nato a Gerusalemme non è nato in Israele

Corte Suprema Usa: chi è nato a Gerusalemme non è nato in Israele

La Corte Suprema americana ha finalmente deciso su una questione che da anni agita i rapporti della Presidenza Usa, prima con George Bush e poi Barack Obama, sia con il Congresso di Washington, sia con Israele: chi è nato a Gerusalemme non può veder scritto sul passaporto rilasciato dagli Usa che ha avuto i natali in Israele.

I supremi giudici, divisi 6 a 3, hanno alla fine sostenuto la posizione confermata da Obama che da tempo ha raffreddato l’atteggiamento dell’Amministrazione Usa nei confronti dello Stato ebraico.

La tesi del Governo di Washington è sempre stata quella di sostenere che sarebbe sbagliato riconoscere indirettamente Gerusalemme come città solamente israeliana, dimenticando che costituisce un simbolo sia per cristiani, sia per musulmani e che da decenni e decenni è motivo di contrasto tra Tel Aviv ed i palestinesi.
Ammettere che chi è nato a Gerusalemme sia automaticamente da considerarsi nato in Israele, e in America sono almeno 50.000 le persone in queste condizioni, secondo l’amministrazione statunitense rischierebbe di togliere agli Usa ogni possibilità di presentarsi come un operatore di pace neutrale in Medio Oriente.

In ogni caso, ha sostenuto la Corte, il riconoscimento degli altri stati sovrani è competenza esclusiva del Presidente e il Congresso non può imporre al Presidente di contraddire una decisione assunta in materia rilasciando passaporti con implicite indicazioni contrarie.

La questione sorse oltre 12 anni fa quando Ari e Naomi Zivotofsky si rivolsero ad un Tribunale per ottenere il rilascio per il loro figliolo, Menachem Zivotofsky, il rilascio del passaporto contente la dicitura “nato in Israele”. Successivamente intervenne il Congresso per imporre una legge al Presidente che sia Bush, sia Obama non hanno mai voluto far diventare operativa.

In ballo, ovviamente, c’è l’annosa questione dello status di Gerusalemme che costituisce da decenni uno dei principali pomi della discordia tra Israele ed i palestinesi.