Papa Francesco vola per un giorno a Sarajevo

Papa Francesco vola per un giorno a Sarajevo

Un giorno intero a Sarajevo. Papa Francesco è partito per la storica capitale dell’Erzegovina e simbolo cruento delle conseguenze dell’odio razziale e religioso. Sarajevo che per secoli, al contrario, era stato un esempio di convivenza pacifica e costruttiva tra cristiani, ortodossi e cattolici, musulmani ed ebrei divenne teatro dello scontro che divise serbi, croati e musulmani bosniaci al momento del dissolvimento della Jugoslavia due decenni fa. In precedenza, il nome della città si legò allo scoppio della Prima Guerra Mondiale perché in questa città estremisti serbi organizzarono l’attentato che costò la vita al Principe ereditario austriaco Francesco Ferdinando.

Quello di Papa Francesco sarà l’ottavo viaggio internazionale dall’inizio del suo pontificato e sarà caratterizzato da un davvero fitto programma. E’ prevista una messa nello Stadio Kosevo, dove anche papa Giovanni Paolo II officiò il rito religioso nel corso della sua visita dell’aprile del 1997.

Il viaggio papale, come dice un messaggio ufficiale, intende “favorire l’incontro e il dialogo tra culture e religioni diverse, rafforzare il cammino dell’unità dei cristiani e confermare la comunità cattolica nella fede”.