Si aggrava crisi con Occidente. La Russia mette al bando 89 politici e militari europei

Si aggrava crisi con Occidente. La Russia mette al bando 89 politici e militari europei

La Russia mette al bando 89 politici europei e comandanti militari occidentali come risposta alla situazione di crisi che si è venuta a determinare nei rapporti con gli Stati Uniti e l’Europa occidentale a seguito la situazione ucraina. La notizia è stata data dall’Agenzia Reuters che reso noti anche alcuni dei nomi tra cui non sembra presente nessun italiano. Difficile da valutare se la cosa debba preoccupare o fare inorgoglire.
L’elenco sarebbe stato compilato dal Ministero degli Esteri russo e consegnato ad una delegazione dell’Unione europea presente a Mosca in questi giorni.

Nell’elenco, ovviamente, compaiono quei personaggi politi che più si sono esposti nel criticare le autorità moscovite, soprattutto dopo che, all’indomani dell’annessione unilaterale da parte della Russia della Crimea, l’Unione europea ha introdotto delle sanzioni economiche, divieti di concessione dei visto d’ingresso e il congelamento dei beni di dirigenti russi all’estero.

Fino ad oggi era stato segnalato il ripetersi di negazioni di visto d’ingresso ad alcuni politici dell’Unione, ma senza che fosse stata ufficializzata una specifica disposizione in tal senso.

Alcuni nomi più conosciuti sono stati resi noti e si tratta di quelli di Uwe Corsepius, segretario generale del Consiglio dell’Unione europea a Bruxelles, e consigliere per la politica estera del cancelliere tedesco Angela Merkel. L’ex vice primo ministro britannico Nick Clegg, l’ex Primo ministro belga Guy Verhofstadt e capo del gruppo liberale al parlamento europeo. Il vice ministro della Giustizia Robert Polonia Kupiecki e l’ex ministro della Difesa britannico Malcolm Rifkind, il ministro delle finanze della Svezia, Eva Lidstrom Adler.