Al voto la Fifa in pieno scandalo corruzione. Blatter vuole restare: non c’entro niente

Al voto la Fifa in pieno scandalo corruzione. Blatter vuole restare: non c’entro niente

I 209 membri della Fifa oggi sono chiamati a votare per il nuovo presidente nel corso dell’Assemblea di Zurigo nel pieno dello scandalo per casi di corruzione che ha portato all’arresto di numerosi dirigenti del calcio internazionale.

Il Presidente uscente, il 79 enne Sepp Blatter, che non è stato ancora coinvolto giudiziariamente nell’inchiesta avviata sia negli Stati Uniti, sia in Svizzera, non intende fare un passo indietro e si candida ad un quinto mandato al vertice dell’organizzazione. Il suo unico sfidante è il principe giordano Ali bin al-Hussein, che ha 39 anni d’età.

Il voto arriva nel pieno della bufera provocata dall’annuncio dell’apertura di un’inchiesta negli Stati Uniti per ben 47 reati che sarebbero stati commessi da dirigenti Fifa in relazione alla scelta delle ultime sedi dove si sono svolti i Campionati del Mondo (Sud Africa) e dove si svolgeranno (Russia 2018 e Qatar 2022),

Molti rappresentanti del calcio mondiale ed alcuno capi di Governo hanno chiesto a Blatter di fare un passo indietro, ma lui ha replicato dicendo che non poteva controllare tutto e tutti e di ritendersi del tutto estraneo alla clamorosa indagine internazionale.

I votanti saranno 209 e si ritiene che ancora una volta Blatter possa farcela perché a suo favore sarebbero ancora schierati i rappresentanti delle federazioni dell’Asia, delle Americhe e dell’Africa, Michele Platini, che ha chiesto personalmente a Blatter di dimettersi, chiede invece con la federazione europea, la Uefa, che il vecchio Presidente lasci per consentire pulizia e rinnovamento.

Sulla vicenda c’è stato anche un ruvido intervento del Presidente russo, Vladimir Putin che ha denunciato l’inchiesta in atto come una manovra politica degli americani per influenzare le votazioni di oggi contro Blatter. Putin ha anche contestato il diritto giuridico da parte degli Usa a condurre un’indagine come quella in corso e ad arrestare cittadini non americani per fatti che si sono svolti al di fuori degli Stati Uniti.