Israele: il Governo di Netanyahu si perde pezzi a destra prima di nascere

Israele: il Governo di Netanyahu si perde pezzi a destra prima di nascere

Grave crisi politica aperta in Israele dalla decisione del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman di dimettersi e di far mancare il supporto del suo partito, Yisrael Beitenu, forza di estrema destra, al nuovo governo di Benjamin Netanyahu.

Una decisione a sorpresa che Lieberman dice frutto di una coerenza con i propri “principi”, piuttosto che per calcoli di potere. A suo avviso, infatti, la coalizione cui sta per dare vita Netanyahu non risponderebbe alle richieste dei settori nazionalisti e che, pertanto, non ci sono gli estremi affinché possa arrivare il sì da parte sua, nonostante gli fossero stati offerti due posti nel nuovo dicastero.

Lieberman ha fatto chiaramente capire che uno dei punti cruciali di disaccordo con Netanyhau è relativo alla strategia da tenere nei confronti di Hamas che Lieberman vorrebbe estromettere dalla Striscia di Gaza dove i fondamentalisti islamici hanno il potere assoluto. Altri motivi di dissidio, però, non mancano anche su questioni più squisitamente legate ai problemi interni allo Stato d’Israele, a partire dalla sua definizione come Stato ebraico e non più laico.

Adesso nasce un vero problema di Netanyahu, che aveva un assoluto bisogno dei sei voti garantiti da Lieberman, proprio all’immediata vigilia della formazione del Governo.