Terremoto Nepal: centinaia di migliaia in fuga da Katmandu. Ritrovati 5 italiani, ne mancano altrettanti

Terremoto Nepal: centinaia di migliaia in fuga da Katmandu. Ritrovati 5 italiani, ne mancano altrettanti

Sarebbero già andati via in oltre centomila e secondo le autorità altre 300 mila persone si appresterebbero a lasciare Katmandu per raggiungere diverse parti del Paese. Del resto, se l’intero Nepal è in ginocchio, la capitale da motivo di attrazione si sta trasformando in luogo di sofferenza, Non solo perchè la Valle di Kathmand trovandosi vicino all’epicentro porta i segni più vistosi del terremoto con un’altissima percentuale di case lesionate o addirittura abbattute. Anche perché nella capitale, che si ritrova ad ospitare tra i due ed i tre milioni di persone, manca di tutto. Dal cibo all’acqua ai medicinali.

L’organizzazione statale è nel caos e gli aiuti internazionali sono ancora troppo inadeguati alla gravità della situazione. E’ comunque importante che il mondo stia finalmente cominciando a capire il dramma che si sta consumando ai piedi dell’Himalaya.

Tre giorni di lutto nazionale sono stati ufficialmente decretati nel Paese, dove, purtroppo, il lutto di fatto si è già impadronito della vita dei sopravvissuti per di più ridotti senza il minimo necessario ad assicurare una esistenza dignitosa.

Mentre il conteggio dei morti porta il bilancio ben al di sopra dei 5000, il Primo ministro nepalese, Sushil Koirala ammette l’impotenza del suo Governo di fronte alle conseguenze del terremoto da cui è stato letteralmente messo in ginocchio l’intero Paese himalayano.

Lui azzarda la previsone che alla fine le vittime possano toccare quota 10.000 perché la zona colpita dal sisma è troppo vasta. Solo da poche ore si è potuto cominciare ad inviare aiuti anche verso le zone di montagna e le vallate periferiche.

Come era facilmente prevedibile, il Nepal sta vivendo una catastrofe epocale dopo il terremoto che ha toccato magnitudo 7,9. Le agenzie delle Nazioni Unite tracciano un bilancio impressionante, mentre chiamano all’impegno la comunità internazionale:  8 sarebbero i miloni di persone coinvolte che nella maggioranza dei casi sono rimasti senza casa, senza energia elettrica e senza riscaldamento. A rischio fame sarebbero circa un milione e mezzo di esseri umani.

Purtroppo, il Paese è nel caos più totale. Gli aiuti internazionale non riescono ad essere ancora all’altezza della gravità del dramma che si sta consumando. Gli ospedali non riescono a far fronte alla gran quantità di feriti che continuano a giungere mentre medici ed infermieri scarseggiano di attrezzature e di medicinali.

Per quanto riguarda gli italiani,  sono calati gli irreperibili che, adesso dovrebbero essere solamente 5.