Renzi incassa la prima fiducia, 352 a 207, e ringrazia con un tweet

Renzi incassa la prima fiducia, 352 a 207, e ringrazia con un tweet

La prima fiducia chiesta da Matteo Renzi è arrivata con 352 contro 207. Il Presidente del Consiglio da a vedere che quasi non se  l’aspettava e la faceva più difficile di quello che è stato. Così rigrazia chi l’ha votato con un tweet.  In realtà, il plebiscito che vuole sta per arrivare, visto che anche per le altre due votazioni su cui il Governo ha posto la fiducia, che si terranno domani, è atteso lo stesso esito. La prima è già convocata per le 10,30 mentre la seconda è prevista per le 16.

Montecitorio poi si prenderà un fine settimana lungo  per il Primo Maggio prima di concludere tutto con  la votazione finale sulla legge che  si terrà la prossima settimana. La  minoranza interna ha fatto quel che poteva. Così poco che i “renziani” possono permettersi di fare i magnanimi e dire che non si procederà a colpo di statuto per punire chi si è smarcato in occasione del voto di fiducia.

I dissidenti sono divisi in gruppi e gruppetti  con cui la cosiddetta minoranza interna si sta da tempo presentando finendo per spianare la strada al “decisionismo” di Matteo Renzi, alla sua voglia di fare le riforme a passo di carica, alla sua indifferenza rispetto ad ogni ipotesi di compromesso con una nomenclatura che lui considera da rottamare.

Data per scontata la fiducia, chi ancora spera in un disarcionamento di Matteo Renzi può solo guardare al voto finale della legge che avverrà a scrutinio segreto. Molti non credono che cambierà molto, in realtà. Altri ancora ricordano che noi italiani nel segreto dell’urna diventiamo dei veri e propri leoni.