Le Pen, il maggiordomo, e il tesoretto nascosto all’estero. Negherà anche questo dopo l’Olocausto?

Le Pen, il maggiordomo, e il tesoretto nascosto all’estero. Negherà anche questo dopo l’Olocausto?

Negazionista sullo sterminio degli ebrei fino al punto di litigare con la figlia. Il vecchio Le Pen dovrà ora provare a vedere se negando di avere creato all’estero un tesoro nascosto, in cui non mancano i lingotti d’oro, sarà più o meno credibile. Con la Guardia di finanza c’è poco da negare, in qualunque paese essa operi e a Jean Marie Le Pen non servirà a nulla il fatto di avere usato come prestanome il suo maggiordomo.

Certo la notizia, a voler essere maliziosi, può far rifletetre sui veri motivi che potrebbero aver portato la figlia Marine ad esautorare il padre e, persino, ad avergli impedito di correre per le imminenti elezioni amministrative francesi. La cosa, i due, infatti, la dovevano sapere da un pezzo visto che il nome del difensore dei “valori” della Francia faceva parte della famosa lista Falciani, dal nome di colui che aveva portato via dalla banca per cui lavorava un cd pieno zeppo dei nomi dei tanti evasori europei che nei loro paesi parlano tanto bene, ma poi razzolano tanto male. Si vede che i “valori” che vogliono difendere sono quelli che portano all’estero.

Questa notizia non piacerà tanto a Matteo Salvini che era corso dietro alla Le Pen convinto di fare chissà quale scelta epocale. Neppure piacerà ai tanti esponenti della destra italiani che avevano fatto a gara ad attaccare Falciani per aver tradito la fiducia della banca per cui lavorava. E questo solo per aver reso noti i nomi di autentici “traditori” fiscali dei paesi dei quali si dicono di essere così zelanti protettori.

Intanto, in Italia la Cassazione ha deciso che la Lista Falciani potrà essere utilizzata dal fisco per perseguire tutti coloro che ne fanno parte e non avranno messo a posto la propria situazione con l’Agenzia delle Entrate.