Obama e Ue si accorgono del dramma dei migranti. 850 morti che sconvolgono il mondo

Obama e Ue si accorgono del dramma dei migranti. 850 morti che sconvolgono il mondo

Anche il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, scopre le conseguenze del caos libico, ma non solo di quello, su tutti gli equilibri umani e sociali sulle rive del Mediterraneo. Si scoprono, improvvisamente, le tante tragedie quotidiane dei migranti tra Africa e Italia. Il drammatico naufragio dei giorni scorsi, cui si è aggiunto uno stillicidio di notizie su altri affondamenti e barconi in difficoltà, scuote inevitabilmente il mondo che rivolta le coscienze di tutti.

L’Europa finalmente batte un colpo e si accinge a tenere un incontro dei Capi di Stato e di Governo dedicato esclusivamente ai problemi della migrazione che sta raggiungendo livelli che richiedono interventi organici e corali.

Intanto proseguono le indagini per fare luce sul naufragio di alcuni giorni fa. Il Capo della Procura di Catania, che sta indagando sul drammatico naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia, Giovanni Salvi, parla di 850 migranti annegati. Secondo quanto sta ricostruendo la Procura, l’incidente sarebbe stato provocato dallo stesso comandante dell’imbarcazione. Avrebbe abbandonato i comandi per nascondersi in mezzo ai migrati e fare in modo di non essere identificato ed arrestato. Sarebbe stato in condizioni di semi incoscenza  perché aveva appena fumato hashish.

La sua scellerata decisione ha provocato lo scontro con la nave portoghese portacontainer che si accingeva a trarre quei disperati in salvo mentre invece ha contribuito involontariamente a farli finire a picco, dove adesso giacciono.

Una volta giunti a Catania, 25 dei 27 sopravvissuti imbarcati sulla nave Gregoretti della Capitaneria di Porto, hanno raccontato tutto ed hanno indicao agli inquirenti i due scafisti. Il comandante, un tunisino,  oggi è inquisito sotto una sfilza di accuse, ed il suo mozzo, un siriano accusato di collaborazione per una serie di reati il cui risultato finale è costituito dal bilancio più drammatico in termine di perdite di vite umane della recente storia del Mediterraneo.

E’ probabile che i sopravvissuti, ed i due arrestati, abbiano messo in grado la Procura catanese di confermare l’altissimo numero delle persone rimaste intrappolate nell’imbarcazione, confermando le più fosche previsioni.

La Ue è stata costretto dalla reazione della pubblica opinione, dalle immagine sconvolgenti proveniente dalle acque mediterranee, cui si sono aggiunte quelle del naufragio avvenuto a Rodi di un’altra imbarcazione piena di migranti, dalle prime pagine dei giornali ad uscire dal letargo in materia di immigrazione. C’è però la possibilità che, ancora una volta, si scelga la scorciatoia, assolutamente improduttiva a lunga scadenza. Vengono infatti fatte circolare le voci che ci si accingerebbe ad andare a bombardare gli scafisti e distruggere le loro imbarcazioni.

Fra quanto ne avrebbero di nuove? Come reagiranno le tante autorità che gestiscono tanti pezzi di Libia in questi tempi. Quanti morti potrebbero scappare tra i tanti migranti tenuti dagli scafisti in una immensa terribile prigione in attesa di tentare l’avventuroso attraversamento del Mediterraneo?

Le domande in materia potrebbero persino allungarsi, Lo sappiamo bene che il problema dell’immigrazione non è di facile soluzione. Non a caso, i ministri europei ne parlano, senza concludere molto, da oltre 20 anni. Ma siamo proprio sicuri che la strada migliore sia solamente l’opzione militare?