L’Europa con Papa Francesco sul genocidio degli armeni

L’Europa con Papa Francesco sul genocidio degli armeni

Il Parlamento Europeo non si è fatto intimorire dalla faccia ringhiosa mostrata dal gruppo dirigente turco che attaccando Papa Francesco, il quale ha parlato di genocidio degli armeni in occasione della Pasqua ortodossa, sta cercando in tutti i modi di evitare che ancora una volta la questione venga dibattuta nei Parlamenti degli altri paesi e sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo.

I deputati europei hanno ribadito ancora una volta di ritenere che le stragi di massa delle popolazioni armene di 100 anni fa furono un genocidio e che si dovrebbe evitare ogni forma di negazionismo e, addirittura, propone l’istituzione di una giornata di ricordo internazionale.

Il Governo Turco, che guarda pure alle elezioni del prossimo giugno, assieme al Presidente Erdogan, ha progressivamente aumentando il tono polemico, Erdoan era giunto a dire che la risoluzione europea gli sarebbe entrata da un orecchio e gli sarebbe uscita dall’altro ed ha ripetuto una minaccia già avanzata nel 2010 e cioè che il suo Paese potrebbe persino espellere 100 mila armeni che risiedono in Turchia senza esserne cittadini.

Il primo ministro di Ankara, Ahmet Davutoglu ha accusato Papa Francesco di aver addirittura «aderito alla cospirazione» di un meglio non precisato «fronte del male».

Erdogan ed i suoi, evidentemente in campagna elettorale, non sono neppure stati sostenuti dagli Usa, da dove la portavoce del Dipartimento di Stato ha sostenuto che da un pezzo il genocidio armeno costituisce un fatto storico acclarato.

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