La Turchia reagisce male alle parole di Papa Francesco sul genocidio degli armeni

La reazione della Turchia alle parole di Papa Francesco sul genocidio degli armeni è stata dura. Subito dopo aver convocato il nunzio Antonio Lucibello, che rappresenta ad Ankara il Vaticano per la consegna di una protesta formale e l’espressione di una “ forte irritazione”, il Governo turco ha richiamato in patria il proprio rappresentante.
Sebbene, infatti, il Presidente Recep Tayyip Erdogan abbia presentato per la prima volta nel corso di un secolo le “condoglianze” della Turchia ai discendenti delle vittime, le autorità di Ankara anno sempre rifiutato di prendere in considerazione il fatto di riconoscere che sia stato compiuto un genocidio vero e proprio ai danni degli armeni.
Papa Francesco era intervenuto sulla questione in occasione della Pasqua ortodossa con una solenne funzione religiosa a San Pietro nel corso della quale ha usato proprio il termine “genocidio” per ricordare lo sterminio di massa del popolo armeno.
“La nostra umanità- ha detto il Papa- ha vissuto nel secolo scorso tre grandi tragedie inaudite: la prima, quella che generalmente viene considerata come il primo genocidio del XX secolo; essa ha colpito il vostro popolo armeno – prima nazione cristiana”. Papa Francesco ha ricordato la dichiarazione comune del settembre del 2001 fatta da Papa Giovanni Paolo II e da Karekin II, il “papa” della Chiesa armena a proposito del massacro di un milione e mezzo di cristiani armeni, di cui ricorre quest’anno il triste anniversario.
Papa Francesco ha poi parlato di tutti i genocidi, stragi e massacri che hanno insanguinato la storia del mondo nel corso dell’ultimo secolo, a partire dalla Shoa perpetrata dai nazisti.