Festa a Teheran, opposizione da Israele. L’accordo sul nucleare iraniano divide ancora

Festa a Teheran, opposizione da Israele. L’accordo sul nucleare iraniano divide ancora

In Iran la gente é scesa per le strade a festeggiare dopo che da Losanna è giunta la notizia sull’accordo sul nucleare iraniano. Il Comitato per la sicurezza d’Israele invece ha criticato compattamente e con decisione il risultato cui sono giunti i 5+1 dopo  mesi e mesi di trattative nel corso delle quali, il Primo ministro israeliano Netanjahu ha continuato a mettere sull’avviso l’Occidente perché non ci si può fidare degli interlocutori.

Se Israele vede nell’intesa, che sarà firmata ufficialmente entro la fine del prossimo Giugno, un vero e proprio attacco all’esistenza  dello Stato ebraico, il popolo iraniano, invece, accoglie con grande favore la notizia perché significa la fine di quell’embargo che da anni ed anni mette in forte crisi tutta l’economia nazionale. La gente, così, scende in piazza anche per far capire ai gruppi più integralisti sciiti, che fino alla fine hanno cercato d’impedire la conclusione positiva delle trattative, quanto sia la stanchezza che oramai serpeggia dappertutto.

Obama parla di accordo storico. Al risultato si é giunti dopo aver prorogato di 48 ore il termine fissato alla mezzanotte del 31 Marzo come conclusione della ennesima sessione di confronto tra Teheran ed il gruppo cosiddetto dei 5+1, cioè Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania.

Obama ha chiamato al telefono Netanyahu per aggiornarlo sulle conclusioni raggiunte e sembra che si sia trattata dell’ennesima litigata tra i due. Ma Obama é sempre Obama e non pare proprio che si sia fatto remore più di tanto nel seguire la propria strada. Per il Presidente Usa quello appena raggiunto é un accordo storico  perché impedirà all’Iran di dotarsi della bomba atomica. Punto e basta.

Israele non avrebbe voluto, però, che l’accordo prevedesse una consistente riduzione del nucleare iraniano, bensì la sua cancellazione totale e neppure che avesse una durata solo decennale.

All’intesa di Losanna si é giunti, in realtà, dopo che  il Segretario di Stato Usa, John Kerry, è stato costretto a fare un intervento ultimativo nei confronti di Teheran perché cadessero le ultime riserve, probabilmente, provocate tra i negoziatori iraniani, dalle pressioni delle loro componenti più dure- Kerry era giunto a dire: “Possiamo sempre lasciare il tavolo della trattativa”.

L’annuncio sui risultati di Losanna é venuto dalla dichiarazione congiunta di Federica Mogherini, Alta rappresentante della politica estera della UE,  ed il ministro degli Esteri  di Teheran, Javad Zarif.

L’accordo prevede una notevole riduzione delle attività nucleari iraniane , per circa il 65 per cento ed una progressiva attenuazione delle sanzioni imposte dall’Onu a Teheran per costringere i governanti del paese mediorientale a rispettare gli accordi sulla non proliferazione delle armi nucleari.