Benedetto XVI: la mia rinuncia al papato é valida e nessuno l’ha imposta. Forte identità di vedute e amicizia con Francesco

Benedetto XVI: la mia rinuncia al papato é valida e nessuno l’ha imposta. Forte identità di vedute e amicizia con Francesco

«Non c’è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino»  e non ci sono due papi, Ce n’è uno solo: Francesco. E’ Benedetto XVI ad intervenire direttamente rispondendo al giornalista Andrea  Tornielli de La Stampa per definire «semplicemente assurde» tutte le «speculazioni»circolate sulla validità delle dimissioni date lo scorso anno da Ratzinger . Il pontefice emerito ribadisce nella missiva spedita al giornalista che gli aveva inviato alcune domande,  che non è stato costretto a dimettersi da nessuno.

Il predecessore di Francesco scrive direttamente:  «Non c’è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino. Unica condizione della validità è la piena libertà della decisione. Speculazioni circa la invalidità della rinuncia sono semplicemente assurde». Ratzinger risponde anche alle domande sul significato dell’abito bianco e del nome papale. «Il mantenimento dell’abito bianco e del nome Benedetto – ci ha scritto – è una cosa semplicemente pratica. Nel momento della rinuncia non c’erano a disposizione altri vestiti. Del resto porto l’abito bianco in modo chiaramente distinto da quello del Papa. Anche qui si tratta di speculazioni senza il minimo fondamento».

Tornielli, nel rendere pubblica la lettera di Benedetto XVI ricorda che una significativa testimonianza di questa affermazione, Ratzinger  l’ha data sabato scorso, nel giorno del concistoro al quale era stato invitato da Francesco. Ratzinger si è seduto in una sedia uguale a quella dei cardinali, nella fila dei porporati vescovi. Quando Francesco gli si è avvicinato per salutarlo e abbracciarlo, Benedetto si è tolto lo zucchetto per riverenza ed anche per attestare pubblicamente che il Papa è uno solo.

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Il giornalista ricorda anche che nelle scorse settimane il teologo svizzero Hans Küng aveva citato alcune parole contenute in una lettera ricevuta da Benedetto XVI e riguardanti Francesco: «Io sono grato di poter essere legato da una grande identità di vedute e da un’amicizia di cuore a Papa Francesco. Io oggi vedo come mio unico e ultimo compito sostenere il suo Pontificato nella preghiera». Il Papa emerito ha confermato nella lettera a Tornielli che «Il prof. Küng ha citato letteralmente e correttamente le parole della mia lettera indirizzata a lui».

 Alessandro Di Severo