Ancora uno slittamento. Ma giunge intanto una buona notizia per Girone e Latorre: in India non saranno giudicati con la legge antipirateria Sua Act. Nuova udienza della Corte Suprema tra 2 settimane

Buone notizie da New Dehli per i nostri Marò. Il governo indiano si è espresso favorevolmente per non utilizzare la legge antiterrorismo per la repressione della pirateria, la “Sua Act”, nel giudizio cotro i fucilieri di Marina Girone e Latorre. L’opinione del governo è stata comicata per iscritto alla Corte Suprema dal procuratore generale G.E. Vahanvati, chiedendo tuttavia che i “capi d’accusa” vengano preparati dalla polizia Nia. A questa richiesta si sono opposti gli avvocati della difesa. Tutto dovrebbe decidersi tra altre due settimane in una nuova udienza della Corte Suprema che dovrà appunto valutare se affidare la pronuncia dei capi di imputazione alla Nia oppure ad altra struttura investigativa del Paese. Si è giunti, intanto, alla 27 esima udienza in attesa di una decisione definitiva.
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