“Ginevra 2” si blocca sul nulla di fatto. La crisi in Siria resta aperta. L’Onu si scusa con il popolo siriano

“Ginevra 2” si blocca sul nulla di fatto. La crisi in Siria resta aperta. L’Onu si scusa con il popolo siriano

“Ginevra 2” non ha portato i frutti che in molti speravano. Si sono infatti arenate le trattative tra il Governo di Damasco e gli insorti per chiudere i tre anni di guerra civile che hanno provocato circa 140 mila morti e nove milioni tra profughi e senza casa. E’ stato l’inviato speciale dell’Onu, l’algerino Lakhdar Brahimi, a fare questa amara constatazione scusandosi pubblicamente con il popolo siriano per l’insuccesso.

L’ultima sessione di colloqui si è risolta in mezz’ora e adesso è davvero in dubbio il futuro del processo di pace mentre sul terreno continuano furiosi combattimenti un po’ in tutte le parti del paese mediorientale. Si è riusciti appena a consentire lo spostamento di migliaia di abitanti della città di Homs costretti a subire un anno d’assedio e liberati nel corso di una brevissima tregua concordata tra le parti.

Brahimi ha comunque proposto che si organizzi una nuova serie di trattative per porre fine alla violenza ed al terrorismo e sempre puntando alla creazione di un governo di transizione. Su questo ultimo punto, il diplomatico non ha esitato a criticare Bashar al-Assad per la situazione di stallo che si è creata a causa della contrarietà di Damasco ad una soluzione di questo genere.

Immediata la reazione statunitense con una dichiarazione del Presidente Barack Obama, che in California ha incontrato il re Abdullah di Giordania: “ci saranno alcuni passaggi intermedi che possiamo prendere, applicando più pressione al regime di Assad”.

insorti-siriani

L’Arabia Saudita, da sempre mobilitata contro al-Assad ha deciso, nonostante la contrarietà americana, di riprendere a rifornire gli insorti anche con armi sofisticate come i lanciamissili antiaerei portatili. La questione é stata  fonte di preoccupazione negli ultimi mesi a causa del forte peso che hanno assunto le milizie integraliste più estreme del fronte sunnita, una parte delle quali é legata all’integralismo di al-Qaeda. In particolare preoccupa Usa ed altri paesi occidentali la presenza del fronte per lo Stato islamico dell’Iraq e del Levate che cerca di creare un vero e proprio paese indipendente a cavallo tra l’Iraq e la Siria, in cui applicare la legge islamica.

 John Balcony