Alitalia-Etihad: partita ricca e interessante. Quindi rispunta Air France-Klm che per la verità non si é mai chiamata fuori

Alitalia-Etihad: partita ricca e interessante. Quindi rispunta Air France-Klm  che per la verità non si é mai chiamata fuori

“Piatto ricco, mi ci ficco”, è la massima del giocatore di poker quando la partita si fa più interessante. E così il ventilato accordo tra Alitalia ed Etihad sta rapidamente assumendo l’aspetto di un appassionante gioco sul tavolo verde di cui non si sa proprio come andrà a finire. Un solo vincitore? Due, o addirittura tre, con un soddisfacente pareggio di tutti i contendenti? Già, perché nella delicate trattative in corso tra i italiani ed “emiratini”, come non abbiamo mai dimenticato di sottolineare, ci sono pure i franco-olandesi di Air France-Klml che non hanno mai avuto alcuna intenzione, e non ne hanno, di mollare la presa. E’ bene mettereslo chiaramente in testa.

Ora Air France-Klm è uscita chiaramente allo scoperto, casomai ce ne fosse bisogno. Evidentemente a Parigi ritengono che qualcuno, qui da noi, non l’abbia ancora capito a sufficienza. Nonostante il rifiuto di sottoscrivete la propria parte di aumento di capitale di Alitalia approvato anche da loro, sono rimasti con una quota scesa al 7 per cento e, quel che conta, con una serie di stretti accordi commerciali che dureranno sino al 2017.

1klm11 dejuniacCosì, riguardo al ventilato accordo tra la compagnia italiana e quella di Abu Dhabi giunto alla fase finale dela “Due diligence”, proprio l’Ad del gruppo franco-olandese, Alexandre de Juniac, ha detto: “Per certi aspetti un possibile investimento di Etihad in Alitalia rafforzerebbe la possibilità che Air France-Klm investa ancora nella compagnia italiana. Potremmo considerare positivamente un investimento, ma le condizioni poste da tempo vanno soddisfatte rigidamente”.

Cosa sembrerebbe intendere de Juniac con questa “sottolineatura”? Che le richieste e le condizioni avanzate da Etihad siano, se non le stesse, molto simili a quelle di Ar France-Klm di non molto tempo fa? “Tengo le condizioni fermamente sul tavolo. Sono sul tavolo e devono essere interamente soddisfatte”, aggiunge de Juniac a proposito di quanto chiesto ad Alitalia.

E a proposito della compagnia di Abu Dhabi, l’Ad di Air France-Klm sottolinea come “Etihad porta denaro fresco e anche una cooperazione in Oriente. C’è qualcosa che sta cambiando nell’affare”, anche se poi aggiunge che l’aspetto negativo per lui potrebbe esser quello di dover dividere il comando di Alitalia con altri. Il piatto è, in ogni caso, è diventato improvvisamente ricco e i franco-olandesi hanno così riaperto il cassetto con le fiches.

1etihad2Prima di qualsiasi decisione, Parigi dovrà comunque attendere che il rapporto Alitalia-Etihad sia definito. Alexandre de Juninac da proprio l’impressione di saperla lunga sulla questione, di conoscerne molti aspetti che non intende al momento rivelare. Sorge anche il dubbio che si tratti di una manovra congiunta studiata con attenzione a tavolino proprio negando il versamento del denaro necessario nonostante la firma che aveva approvato l’aumento di capitale di Alitalia. E per chi conosce il pragmatismo e l’ostinazione dei francesi quando l’affare c’è, il “no” al versamento di denaro non era stato affatto una sorpresa e avrebbe giurato su iniziative riservate per giungere poi ugualmente allo scopo, e magari a migliori condizioni.

L’Ad de Juniac parla di investimento di Etihad che avrebbero termini amichevoli e niente affatto ostili all’attuale alleanza tra Air France-Klm e Alitalia. “Penso che siamo un partner ancora più importante per Alitalia – sostiene sicuro – rispetto a quello che loro rappresentano per noi. Sarebbe dannoso per entrambi se i nostri legami venissero tagliati, ma probabilmente lievemente più dannoso per Alitalia. Noi vediamo che Etihad sta cercando di fare qualcosa di amichevole, che per noi è molto importante”.

1klm19La trattativa non è facile, il nodo del costo del lavoro della compagnia italiana è il punto cruciale. E i sindacati non sembra proprio che al momento, nella trattativa interna, che è vera pregiudiziale per quelle tra le due aerolinee, mostrino troppa diponibilità per una soluzione rapida che faciliti le cose e così i colloqui non stanno procedendo in discesa, anzi. I sindacati sembra proprio non ne vogliano sapere di cassa integrazione per i lavoratori Alitalia di terra in esubero.

La trattativa Alitalia-Etihad, e si era vista l’immediata sconsiderata reazione di Lufthansa che aveva invocato l’intervento Ue per “aiuti di stato”, ha scatenato fibrillzione tra le aerolinee europee desiderose di accaparrarsi una fetta del mercato Italia. Lufthansa dalle accuse sembra passato d’incanto alla “blandizia” nel giro di poche ore, assicurando il proprio possibile massiccio intervento su Malpensa nel caso Alitalia, per nuove esigenze, diminuisse la presenza sullo scalo milanese. Ma il prossimo anno non è in programma appunto a Milano “Expo 2015”? Tranquilla Lufthansa, se mai se ne dovesse parlare non sarà certo domani.

Enrico Massidda