I coniugi Mastrapasqua collezionisti di poltrone: oltre ad Antonio anche la moglie Maria Giovanna Basile è titolare di una ventina di “incarichi”

I coniugi Mastrapasqua collezionisti di poltrone: oltre ad Antonio anche la moglie Maria Giovanna Basile è titolare di una ventina di “incarichi”

Che coppia: Antonio Mastrapasqua-Maria Giovanna Basile tra i più grandi collezionisti di poltrone. Anche la consorte del mega presidente Inps coinvolto nell’inchiesta dele cartelle cliniche taroccate dell’Ospedale israelitico di Roma di cui ne è, ovviamente, presidente, sarebbe, infatti, titolare di ben numerosi incarichi, e sembrerebbe proprio ben retribuiti, che andrebbero dall’Automobil Club alla Rai, con forti presenze nel mondo della sanità. Non si sa mai, no? Meglio premunirsi. E qualche ora fa, di buon mattino, leggendo la notizia su Repubblica, si chiedevano i tanti già in fila da tempo nell’androne del palazzone Inps di via dell’Amba Aradam a Roma alla ricerca di informazioni sullo stato della pratica della certamente magra pensione che stenta ad arrivare, e che tra risatine e sfottò si chiedevan divertiti: Chissà Quei Due con l’enorme lavoro svolto quanto se beccheranno poi di pensione qui! Altro che er siciliano che scuce all’Inps i 90 mila euro ar mese!!!”

1a9905 mastrapasquaCome mai tanta prodigalità verso così eccelso personaggio come il collezionista Antonio? Sembrerebbe che debba molto a Forza Italia, forte di antiche amicizie strette sin dai banchi del liceo. Amicizie che nel 2004 lo avrebbero catapultato nel Consiglio di Amministrazione Inps, forse per i suoi meriti di commercialista acquisiti in anni di lavoro nel frequentato studio dei Parioli che divideva con Maria Giovanna. Al momento sembrerebbe che i “pezzi” a disposizione di Antonio siano sulla soglia dei dieci, dopo averne accumulati nel recente passato sino a venticinque. Ma a tener altro il valore della collezione sembra ci pensasse ora la moglie, titolare oggi, sembrerebbe, di una ventina di “presenze”.

Chi sa, giura che i magnifici due abbiamo dato inizio alla collezione grazie ai rapporti con altrettanti rampolli figli d’arte di gente che ha sempre contato parecchio nell’area per così dire centrista della politica italiana sin dai tempi d’oro degli Andreotti, Moro e Fanfani. Per esser più precisi dei figlioli di Gianni Letta e Dario Antoniozzi, che, a loro volta potenti, avrebbero concesso ai Mastrapasqua la spinta decisiva.

Da parte sua il pluri presidente e al tempo stesso consorte della mega titolare di poltrone si difende, e non poteva essere altrimenti, sostenendo la legittimità degli incarichi acquisiti respingendo ogni accusa, professandosi “sereno” sia per la vicenda giudiziaria, sia il clamore suscitato dall’enorme quantità di incarichi che raccoglie. “Sono il presidente dell’Inps e il vicepresidente di Equitalia – spiega – per effetto di patti parasociali, e di Idea Fimit, sempre per patti parasociali che risalgono a prima che arrivassi io all’Inps. E accusa i detrattori di aver male interpretato i documenti che certificano le sue numerose “posizioni”.

Riccardo Marini