Esordio contrastato per la coppia Toti-Pascale. In Forza Italia il nuovo duo d’attacco lanciato da Berlusconi fra applausi e repliche stizzite. E il nuovo “consigliere politico” propone un governo guidato da Matteo Renzi

Esordio contrastato per la coppia Toti-Pascale. In Forza Italia il nuovo duo d’attacco lanciato da Berlusconi fra applausi e repliche stizzite. E il nuovo “consigliere politico” propone un governo guidato da Matteo Renzi

Nelle ultime ore il panorama di Forza Italia si è arricchito di un avvicendamento destinato a lasciare il segno sia all’interno del partito che nei rapporti con alleati e avversari politici. E’ successo infatti che Berlusconi ha rotto gli indugi e, a sorpresa, ha mandato in campo Francesca Pascale praticamente in accoppiata con Giovanni Toti.

Cominciamo da Francesca Pascale. La fidanzata ufficiale del Cavaliere, ormai non ci sono dubbi, ha lasciato l’incarico di compagna silenziosa che principalmente si occupava del benessere di Dudù, il barboncino più chiacchierato d’Italia, per fare il suo ingresso, senza esitazioni o timidezze, dalla porta principale della politica.

La Pascale prima, a sorpresa, ha occupato uno spazio diciamo istituzionale intervenendo nel giorno della memoria con una severa condanna nei confronti dell’antisemitismo. Poi ha piazzato un secondo e ancor più significativo fendente all’interno di Forza Italia, mettendo un veto, pesante come la pietra di una tomba, sul rientro a Piazza in Lucina dell’ex ministro Nunzia De Girolamo, delusa dal governo ma anche stufa, secondo alcuni, del partito guidato da Alfano.

1a9807 pascaleNella liturgia della corte berlusconiana questo vuol dire che la Pascale, da ora in poi, ha avuto dal suo capo- fidanzato la licenza di dire e intervenire sia dentro che fuori del partito. Come era prevedibile è una mossa, evidentemente avallata da Berlusconi, che è stata colta al volo dai maggiorenti del partito e quindi c’è stata una corsa, da Romani, a Brunetta, alla Gelmini, alla Biancofiore a sostenere lo stop alla figliol prodiga di Benevento imposto dalla fidanzata del Cavaliere che, a suo tempo, non bisogna dimenticarlo, fu fondatrice del club “Silvio ci manchi”, quindi non è nuova alla politica.

Francesca Pascale non è ricorsa alla diplomazia per dire “no” al rientro della potenziale figliol prodiga di Benevento: “Ha voltato le spalle a Berlusconi nel momento della sua debolezza. Ha tradito il padre, ma come gli altri traditori a cui si è unita, non era nessuno ed è rimasta nessuno”, ha sentenziato.

Parole che non potevano essere lasciate da sole dal resto del partito che per giustificare il niet alla De Girolamo ha scomodato “le poltrone girevoli degli alberghi”, “gli autobus dai quali si sale e si scende a piacere”, “le autoambulanze che nell’intenzione dei pentiti dovrebbero raccogliere i feriti dal governo”. Quest’ultima citazione porta la firma di Renato Brunetta.

1a9801 pascaleEd eccoci all’esordio dell’ altra nuova punta di Forza Italia, Giovanni Toti. Come prima incursione nelle aree avversarie, l’ex direttore di “Rete 4” ha rilasciato una intervista alla Stampa di Torino in cui ha insistito fortemente sulla necessità che nel partito entri aria fresca.

Non l’avesse mai fatto. L’ex ministro giovane preferito da Berlusconi, Raffaele Fitto, è subito insorto per ricordare al nuovo “consigliere politico” di Forza Italia che l’ara fresca nel partito può entrare solo se accompagnata “dalle idee e dal consenso”.

Ma di quale consenso parla Fitto? E’stata in pratica la replica stizzita della deputata Jole Santelli, sincera fan di Giovanni Toti. Ma come? Non basta quello di Berlusconi?

Fitto la deve avere detta grossa perché la Santelli nei suoi confronti è andata giù dura: “Caro Fitto- ha detto- quando il caldo è asfissiante tanto da indebolire il corpo e la mente di qualcuno non ci vuole l’aria fresca, ma quella condizionata”. Non è superfluo aggiungere che in questo usare l’aria che si respira come terreno di scontro non è certo la cura dell’ambiente la maggiore preoccupazione degli esponenti di Forza Italia.

1a9812 pascaleGiovanni Toti nel suo esordio in serie A ha anche lanciato una proposta politica di peso: “Facciamo un governo di scopo per fare la legge elettorale e poi andiamo a votare”, ha proposto. Sì, ma poi chi lo guiderebbe questo governo? gli è stato chiesto: “Naturalmente Matteo Renzi” ha risposto pronto il nuovo consigliere di Forza Italia.

Berlusconi lo sa bene come si fanno le squadre da scudetto: per prima cosa si cerca di accaparrarsi il centravanti della squadra avversaria più forte.

Dalle parti di Montecitorio c’è chi maligna che Matteo Renzi, nel prossimo faccia a faccia non si troverà davanti il Cavaliere ma sua figlia Barbara, non caso eletta recentemente grande capo del marketing calcistico della casata di Arcore.

Claudio Pavoni