Nicola Zingaretti, ha presentato il Piano rifiuti della Regione Lazio e si é associato alla richiesta del Sindaco di Roma, Ignazio Marino, di nominare un nuovo Commissario straordinario con la consapevolezza, come ha detto, che “con la chiusura di Malagrotta si è archiviata definitivamente l’era delle megadiscariche e si è aperta una fase completamente nuova, in cui i siti di smaltimento sussisteranno come siti piccoli, a impatto ambientale sostenibile, a sostegno della chiusura del ciclo dei rifiuti”.
Il discorso di Zingaretti è giunto in un momento particolare per gli importanti sviluppi giudiziari che stanno coinvolgendo Manlio Cerroni richiamando le responsabilità di tutto l’intero vecchio mondo politico romano. L’indagine appena avviata, infatti, rischia di scoperchiare anche la “pentola” delle responsabilità di molti uomini dei partiti e delle istituzioni in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti della Capitale di altre zone del Lazio.
Zingaretti ha provato, in qualche modo, a circoscrivere le responsabilità del mondo politico in materia di rifiuti, declassandole a questione di “pigrizia”: “Diciamoci la verità, ha detto, in questi anni il ruolo svolto dall’avvocato Manlio Cerroni e dalle sue aziende è stato anche figlio di una pigrizia, per non dire a volte di una rinuncia, della politica a svolgere pienamente il suo ruolo. Auspico anche io, come ha detto il procuratore Giuseppe Pignatone, che l’inchiesta possa rappresentare un contributo alla soluzione del
L’opposizione, però, non si accontenta di una così ridotta assunzione di responsabilità e con Luca Gramazio, capogruppo di Forza Italia, va all’attacco: “Ci aspettavamo davvero di più dall’intervento del presidente Zingaretti e dall’intera maggioranza. Nessuno di noi ha voluto scambiare l’Aula del consiglio regionale per quella di un tribunale. Per questo non abbiamo emesso assoluzioni o condanne. Drammaticamente, ancora oggi persiste l’incapacità di dare risposte da parte dell’amministrazione Zingaretti sul futuro della gestione dei rifiuti nel Lazio. Nulla sappiamo di quali saranno i provvedimenti e gli atti che questa Amministrazione utilizzerà, affinché non si ripeta a Roma e nel Lazio lo spettacolo al quale la politica ha costretto ad assistere i nostri concittadini negli ultimi venti anni. La paura è che senza una reazione coraggiosa ed efficiente da parte della politica, il rischio di nuove sudditanze sia sempre in agguato.
Alessandro Di Severo