A seno nudo 80 donne per le strade di New York fotografate da Jordan Matter: il progetto “Uncovered: Woman in Word and Image” denuncia lo sfruttamento del corpo femminile

A seno nudo 80 donne per le strade di New York fotografate da Jordan Matter: il progetto “Uncovered: Woman in Word and Image” denuncia lo sfruttamento del corpo femminile

Quando pensiamo alla pratica, tutta femminile, di manifestare a seno nudo contro le discriminazioni sociali, a venirci in mente sono le Femen: il movimento di protesta ucraino divenuto famoso, su scala internazionale, proprio per le azioni delle coraggiose donne in topless, che non cessano di gridare le loro ragioni contro il sessismo e il turismo sessuale nel loro Paese.

Il seno diventa strumento di protesta sociale anche nel progetto del fotografo americano Jordan Matter, che ha realizzato 80 scatti di donne a seno nudo, per denunciare lo sfruttamento del corpo femminile.

“Uncovered: Woman in Word and Image” è il titolo del lavoro che Matter ha concluso dopo sei anni, e che pone al centro 171820384-439dd1a5-02ab-4982-8853-1f647baeff95dell’obiettivo 80 donne (volontarie) di differenti età, che si aggirano in topless per le strade di New York.
Giovani, avanti con gli anni, avvenenti o in dolce attesa, le donne posano per le strade della “Grande Mela”, per rappresentare il corpo femminile in tutte le sue sfumature e diversità.

Il messaggio trasmesso è quello di un profondo dissenso sull’uso che la società riserva all’immagine del corpo delle donne. Il fotografo americano ne mette in evidenza l’abuso, puntando l’attenzione sulla parte del corpo femminile più strumentalizzata in assoluto: il seno.

Diverse per età, cultura, estrazione sociale e profilo professionale, le “modelle” hanno poi deciso di mettere per iscritto il loro percorso per le strade di New York. Il risultato è un foto-libro, che contiene le loro immagini e il racconto personale di un’esperienza 171819851-9e108872-ab93-47ba-b476-8cb701e93d9bche celebri la femminilità nella sua interezza.

A conferma dei risvolti sociali del progetto, si è stabilito che il 10% dei proventi ricavati finanzieranno la “Somaly Mam Foundation”, una ong impegnata da anni a combattere la tratta di esseri umani e la schiavitù sessuale nel Sud Est asiatico.

Isadora Casadonte