Distrutti dal fuoco tre grandi yacht nel porto di Rapallo tra cui il “Delfino 4” di Antonio Ligresti fratello di Salvatore. Non si esclude il dolo

Distrutti dal fuoco tre grandi yacht nel porto di Rapallo tra cui il “Delfino 4” di Antonio Ligresti fratello di Salvatore. Non si esclude il dolo

Tre grandi yacht ormeggiati l’uno accanto all’altro distrutti dal fuoco nel porto di turistico Carlo Riva di Rapallo, in Liguria. Tra questi anche il “Delfino 4” del imprenditore di Antonio Ligresti. L’incendio, che non si esclude di natura dolosa, ha avuto inizio sulla mega barca “Samura” di Francesco Sempio, meglio conosciuto come proprietario del riso Curti, estendendosi al “Kikka”, intestato a Francesca Sammarco, e al “Delfino 4” del Ligresti fratello del pluri inquisito Salvatore. Al momento del divampare delle fiamme, a bordo del “Samura”, un Baglietto di 18 metri, c’era un marinaio dell’equipaggio. Il “Kikka”, 24 metri, completamente distrutto, è l’imbarcazione di maggior valore, costata oltre 4 milioni di euro.

Il marinaio che si trovava a bordo del “Samura”, Roberti Siri, è riuscito a mettersi in salvo pur rimanendo leggermente intossicato dalle conseguenze della combustione. Una densa colonna di fumo nero si è 1a3060 rapalloimprovvisamente levata verso il cielo, subito visibile da tutto il golfo, che ha destato grande allarme. Le condizioni del tempo erano pessime, con fulmini, pioggia e mare grosso. Le operazioni di spegnimento sono cominciate nel giro di una decina di minuti, impegnado diverse squadre dei vigili del fuoco e personale della Capitaneria di Porto, e sono durate fino a notte.

Gran lavoro anche per spostare lontano dalle fiamme le altre numerose imbarcazioni attraccate alle banchine vicine al luogo dell’incendio. I soccorsi sono stati coordinati personalmente dai responsabili del porto di Rapallo, Massimo Burzi e Marina Scarpino. La Scarpino si è fatta accompagnare appena raggiunta dalla notizia nonostante una recente frattura al femore che la costringe all’uso di una carrozzella. Sono in corso le indagini per accertare le cause del rogo.

Riccardo Marini