Intervento a Montecitorio di Nunzia De Girolamo a difesa del suo comportamento. “Chi sa si faccia avanti – dice la ministra – e riferisca ai magistrati”. Aperto il dibattito

Intervento a Montecitorio di Nunzia De Girolamo a difesa del suo comportamento.  “Chi sa si faccia avanti – dice la ministra – e riferisca ai magistrati”. Aperto il dibattito

Nunzia De Girolamo riferisce in Parlamamento e nega fermamente di aver mai commesso alcun abuso. La ministra delle Politiche agricole legge alla Camera una lunga autodifesa a totale rispetto della legalità ribadendo con forza il suo comportamento cristallino in ogni circostanza a cominciare dalle vicenda della Asl di Benevento. “Mai sponsorizzato alcun incarico dirigenziale per nessuno”, dice la De Girolamo, anche se conferma che è vero di aver ricevuto sollecitazioni, pure da esponenti poitici di primo piano, per parenti, amici, compagni, figli, mogli e “orgogliosamente ho sempre detto NO”.

Stesso atteggiamento sulla vicenda del contestato appalto del bar, per il quale il signor Felice Pisapia, dirigente Asl di Benevento, aveva autonomamente disposto, “precedementemente all’incontro in casa mia al quale si presentò, come ho saputo recentemente, munito di 1a2036 giornaleregistratore”, la proroga del permesso appena scaduto sino a fine anno. “Il signor Pisapia – sottolinea la ministra – si era evidentemente premurato di far cadere il discorso sulla questione da usare successivamente contro di me”. “Come pure per i miei continui dinieghi alle sollecitazioni di nomine dirigenziali – aggiunge – quelle persone abbiano deciso doi farmela pagare”.

Insomma, un excursus di affermazione di assoluta innocenza a tutto campo quello della De Girolamo a Montecitorio con l’invito “a chi sa” di farsi avanti per riferire alla magistratura. “Respingo con tutte le forze che ho in corpo ogni accusa – ha concluso – e invito a non confondere le vittime con i carnefici”.

Aula di Montecitorio semideserta, mentre il marito di Nunzia, il democratico Francesco Boccia, ascolta l’intervento della moglie dai banchi della Camera, e la segreteria Pd è sempre sulla posizione del “passo indietro”. Resta, comunque, alta l’attenzione del partito di Matteo Renzi sulla vicenda. “Per situazioni molto meno rilevanti una sua collega, Josefa Idem, ha compiuto un gesto importante di sensibilità e responsabilità. È bene che questo dibattito si tenga nella sede propria, in Parlamento”, ha detto il deputato del Pd Andrea De Maria, primo a intervenire dopo l’autodifesa di Nunzia De Girolamo.

RomaSettRed