L’Italia perde il monopolio degli scandali sesso e potere. Le scappatelle di Holland e il dramma giallo-rosa dell’Eliseo fanno arrossire la Francia

L’Italia perde il monopolio degli scandali sesso e potere. Le scappatelle di Holland e il dramma giallo-rosa dell’Eliseo fanno arrossire la Francia

Ma che succede a chi detiene un grande potere? Forse viene colto da un capogiro che gli fa perdere lucidità? Forse un morbo gli erode ogni forma di cautela, anche quella più banale che assumerebbe anche il più ingenuo dei cittadini? Avete capito benissimo di chi e di che cosa sto parlando. Della rivincita di noi italiani sui francesi. Altro che la testata di Zidane al nostro Materazzi che ci regalò un mondiale. Qui in un solo colpo davanti ai nostri cugini d’oltralpe rischiamo di ripulirci la coscienza nazionale delle nipoti di Mubarak, dei bunga dei bunga, delle cene eleganti.

Ma ve lo immaginate il presidente della Repubblica di una delle grandi potenze mondiali che fa un cenno all’uomo più fidato della scorta che è il momento della scappatella. Poi, uscito dall’Eliseo, inforca un casco integrale, sale sul sellino posteriore di uno scooter e percorre poche centinaia di metri abbracciando il poliziotto per la vita, come fa qualsiasi ragazza con il fidanzato per non cadere all’indietro, e infine scende per infilarsi in un portone, sempre con il casco in testa, sale sull’ascensore, sempre con il casco saluta una delle inquiline che sta per andare a fare la spesa, e infine, finalmente, si può gettare fra le braccia dell’ amante di professione?

1a502Tutto questo mentre a casa lo sta aspettando, forse con il mattarello in mano perché qualcosa ha sgamato, la giornalista con la quale vive da molti anni. Una giornalista così aggressiva che si chiama Trierweiller, ma che tutti chiamano, giocando sul suo nome, Rottweller. La giornalista per la quale, prima di diventare presidente dei francesi, ha lasciato una icona socialista come Sigolen Royal e i suoi figli, una leader del suo stesso partito.

Cara patria di Alessandro Dumas e delle Pompadour, ora si che ti riconosco. Ma anche patria dei commissari alla Maigret e dei film noir alla Lino Ventura. Perché la storia fra Holland e la bella attrice Julie Gaiyet si tinge anche di giallo: infatti l’appartamento dove monsieur le president si infilava con il casco in testa risulta di un certo signore legato, dicono alla mafia corsa.

Macchè, spunta la moglie di un miliardario, quell’appartamento è di mio marito che in passato lo ha prestato anche ad un altro presidente della Repubblica, Jacques Chirac. Che però era di destra, non come Holland che è di sinistra: quindi avremmo anche una garconier delle larghe intese.

1a501Ma non è finita. Il presidente, quando ha capito che il trucchetto del motorino era stato, come si dice paparazzato, confessa. E qui abbiamo anche pane amore fantasia, con Vittorio De Sica, che notte la notte di Natale era costretto a fare due cenoni:, uno con la prima moglie e l’altro con la compagna, la madre di Christian De sica. Holland, infatti, ha trascorso l’ultimo il veglione di capodanno a Versailles con i ministri e la compagna ufficiale, la giornalista. Il giorno di Santo Stefano lo ha invece santificato con Jiule, la nuova fiamma, l’attrice, e la sua famiglia al completo. Morale della favola la giornalista, davanti al fattaccio svelato, sviene e finisce all’ospedale.

Diciamo la verità, qui ci manca che arrivi il conte di Montecristo e saremmo al completo. In confronto la Minetti travestita da infermiera con le calze autoreggenti è roba da parvenu. Insomma gira e gira con i francesi finiamo sempre per fare la figura dei provinciali.

Claudio Pavoni