Non si va in Francia attraverso il colle della Maddalena perché non sono stati pagati 2000 Euro

Non si va in Francia attraverso il colle della Maddalena perché non sono stati pagati 2000 Euro

C’è una strada che collega Cuneo al cuore dell’Alta Provenza francese. Novanta minuti in auto, un’ora in più per un Tir. Gratuita e aperta tutto l’anno. Ma da 19 giorni, dalla vigilia di Natale, i mezzi dell’Anas hanno smesso di ripulire la carreggiata. Ufficialmente perché attendono il parere della Commissione valanghe della valle Stura.

In realtà, i  tecnici si sono rifiutati di intervenire perché da due anni nessuno rimborsa loro neppure le spese: duemila euro. Risultato? Un cartello a Borgo San Dalmazzo avvisa: il colle della Maddalena è «Chiuso per rischio valanghe”. Non rimane altro da fare che imboccare la valle Stura.

A Gaiola c’è un punto vendita di skypass per il Vars. Dal Piemonte, tra Natale e febbraio, sono almeno quindicimila gli sciatori che percorrono questa valle per raggiungere quella dell’Ubaye e la stazione invernale francese.

1a162 colleVenti minuti d’auto e si raggiunge Vinadio, 900 metri. Il sindaco, Angelo Giverso, sbotta: «Ci prendono in giro. Quella della Commissione valanghe è una scusa. L’Anas una volta puliva regolarmente, senza bisogno di nessun parere». Provocatorio,  aggiunge: «Mancano duemila euro? Faremo una colletta nelle chiese della valle per trovarli e pagare le spese ai tecnici».

Poco oltre il paese c’è un grande stabilimento industriale. Si imbottiglia l’Acqua Sant’Anna. L’azienda può portare sui mercati sette milioni e mezzo di bottiglie al giorno. Il titolare è Alberto Bertone. «Per esportare ci vuole continuità. Punto molto sulla Francia, e se i miei autisti possono usare il valico del Maddalena il costo del trasporto influisce per pochi centesimi a bottiglia, se si deve passare dal Frejus il costo è superiore al prodotto finito».

Sì perché le strade alternative esistono. Sempre partendo da Cuneo (98,8 chilometri con il colle del Maddalena) si può passare attraverso il Tenda e i chilometri diventano 279 (4 ore di viaggio); oppure Torino-Briancon: 290 chilometri; o Bardonecchia-Grenoble-Barcellomette: 516 chilometri.

«Una follia – è la denuncia del presidente degli industriali cuneesi Francesco Biraghi -. Siamo pronti a denunciare l’Anas per interruzione di pubblico servizio».

La valle Stura, dopo Vinadio, si fa più impervia. Ma è ben pulita. Si arriva a Bersezio. Un cartello avverte: «Passaggio consentito solo ai residenti e ai mezzi di soccorso». Andiamo oltre  senza problemi fino ad Argentera, ultimo comune prima del valico che sfiora i duemila metri. Complici le temperature degli ultimi giorni il manto della neve non è molto alto. Ma la strada a monte del paese è sbarrata. Gli spartineve non sono andati oltre. «Pericolo valanghe». Sarà, ma pochi chilometri oltre i francesi la strada l’hanno sgomberata, alla perfezione. Tanto che, proprio a ridosso del confine con l’Italia hanno battuto piste per lo sci da fondo. La ditta dello sgombero neve ha i mezzi fermi. Quando li metterete in funzione? «Aspettiamo un ordine, scritto, dall’Anas».

E. B.