Di nuovo valanghe sulle Alpi. Grande massa di neve è caduta nel ghiacciaio del Thula, sopra Courmayeur, ma non ci sarebbero vittime. Ieri 4 morti

Di nuovo valanghe sulle Alpi. Grande massa di neve è caduta nel ghiacciaio del Thula, sopra Courmayeur, ma non ci sarebbero vittime. Ieri 4 morti

E’ tornato l’incubo delle valanghe sull’arco alpino. Una valanga di grandi dimensioni è caduta poco fa sul ghiacciaio Thula, sopra Courmayeur. Sul posto sono presenti numerosi sciatori. Almeno tre persone sono state coinvolte, ma sono già state tratte in salvo. Il soccorso alpino valdostano sta intervenendo per verificare se altri siano stati sepolti dalla massa di neve.

La morte bianca solo ieri ha lasciato sul terreno quattro vittime. Tra queste, stanotte all’ospedale di Treviso è morto Michele De Florian Fania, 50 anni, travolto ieri da una valanga mentre sciava sui Cadini di Misurina assieme al figlio. L’uomo stava scendendo lungo la pista del Col de Varda a Misurina (Belluno). A dare l’allarme il giovane che giunto per primo al termine della discesa non ha visto arrivare il padre, risalendo, quindi, per cercarlo. Notata la presenza della valanga, ha immediatamente avvertitoi soccorritori del Suem 118 e gli uomini del Soccorso alpino.

Sono subito scattate le ricerche. La valanga era di notevoli dimensioni e proprio sopra il punto in cui si -trovava lo sciatore. L’uomoè stato trovato in gravi condizioni sia per le ferie, sia per carenza di ossigeno e ipotermia. Trovato privo di sensi, De Florian Fania – noto nel bellunese per l’attività di bancario – è stato ricoverato in ospedale ma a nulla sono valse le cure dei sanitari.

Questa mattina, è stato trovato il cadavere del l’escursionista 53 anni di Milano che ieri aveva chiesto aiuto alla moglie, inviandole un messaggio sul cellulare, poiché era bloccato dalla neve al rifugio Auronzo sotto le Tre Cime di Lavaredo. Ieri le squadre del Soccorso alpino di Auronzo e Cortina avevano tentato di raggiungere l’uomo, che era in gita da due giorni.

Ma Il tentativo di soccorso è stato vano a causa di alcune slavine appena cadute e per l’elevato rischio di altri pericolosi distacchi di neve fresca. Stamane è decollato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha recuperato l’escursionista utilizzando un verricello, per poi accompagnarlo a Misurina.

Enrico Barone