E’ morto Eusebio, attaccante simbolo del Benfica di Lisbona degli anni ’60. Aveva 71 anni. 291 gol in 313 incontri

Il calciatore Eusebio da Silva Ferreira, noto come Eusebio e soprannominato la “Perla nera”, stella mondiale di prima grandezza degli anni ’60 secondo solo a Pelè e trascinatore dello squadrone Benfica, è morto a Lisbona. Aveva 71 anni ed era da tempo malato. Col Benfica aveva vinto 2 volte la Coppa dei Campioni, nel 1961 e nel 1962, interrompendo lo strapotere calcistico dei cugini spagnoli del Real Madrid di Di Stefano, Puskas e Gento che si erano aggiudicati la prestigiosa Coppa consecutivamente nelle prime 5 edizioni. Originario del Mozambico, Eusebio è stato uno dei migliori attaccanti di tutti i tempi. Uomo simbolo della Nazionale del Portogallo e del club lusitano, indossò la maglia del Benfica per 15 stagioni, conquistando 11 scudetti e 5 coppe nazionali. Fu eletto “Pallone d’oro” nel 1965 e “Scarpa d’opro” nel 1968 e nel 1973.

Eusebio da Silva Ferreira disputò 313 incontri con la maglia del Benfica, realizzando 291 reti, con la media record di quasi un gol a partita. Con la Nazionale portoghese totalizzò 67 presenze segnando 41 reti. Oltre che artefice dei successi del Benfica, a Eusebio si deve anche il terzo posto del Portogallo ai mondiali del 1966 in Gran Bretagna vinti dall’Inghilterra.

l.m.m.