Torna la serie A con gli anticpi del sabato: Juventus-Roma 3-0, Chievo-Cagliari 0-0, Fiorentina-Livorno 1-0

Dopo la pausa natalizia ecco di nuovo il campionato di Serie A. Prima sconfitta della Roma all’OlimpiCo di Torino nel Big-match contro la Juventus. Padroni di casa vittoriosi per 3-0 con reti di vidal al 17′ del primo tempo, Bonucci al 3′ e Vucinic (rig.) al 32′ del secondo. Roma in 9, espulsi nel giro di pochi minuti De Rossi e Castan. Un anticipo della diciottesima giornata di andata amara per la Roma che in casa bianconera vede infrangersi i sogni e la corsa iniziata alla prima del campionato. Alla Juventus è sufficiente una prodezza di Vidal dopo diciannove minuti per chiudere la partita con i giallorossi. Il gol degli uomini di Conte arriva nel momento di maggiore pressione dei giallorossi ed ha lo stesso effetto di una doccia fredda.

i giallorossi sono come annichilitti. Totti che alla vigilia aveva lanciato proclami di guerra contro i bianconeri è artefice di una prestazione inconcludente. Il resto non ha storia. Vanno a segno ancora Bonucci che trasforma un assist di Pirlo e Vucinic ma il risultato è oramai al sicuro. Il 3-o non lascia spazio alle recriminazioni. I punti di distacco sono 8 e sembrano essere una distanza veramente incolmabile. Tanto più che nelle prossime partite la Roma dovrà fare a meno di De Rossi e Castan espulsi nel giro di pochi minuti intorno al 30′ della ripresa.

Il calendario della vigilia dell’Epifania aveva in programma tre incontri per gli anticipi del sabato. Chievo-Cagliari, alle 15, che ha visto un brutto primo tempo di entrambe le squadre chiudersi sullo 0-0. Al 20′ della ripressa Pinilla del Cagliari spara alla stelle un rigore concesso per atterramento in area dello stesso Pinilla. La gara, non esaltante e con poche emozioni, si conclude a reti inviolate. La Fiorentina si aggiudica il derby toscano battendo al franchi il Livorno per 1-0. La rete è di Rodriguez al 21′ della ripresa. I viola soffrono, ma riecono di misura ad aver ragione di un Livorno che si è difeso allo spasimo.

Enrico Barone