Saliti a 16 i morti nel nord est Usa per l’eccezionale tempesta di neve. Raggiunti i -25 gradi. Ora breve tregua, ma è in arrivo un’ondata di gelo ancora più forte

Saliti a 16 i morti nel nord est Usa per l’eccezionale tempesta di neve. Raggiunti i -25 gradi. Ora breve tregua, ma è in arrivo un’ondata di gelo ancora più forte

I 25 gradi sotto lo zero sono stati raggiunti nel New England. L’ondata di feddo e neve continua e l’intero nord est degli Stati Uniti è sempre più stretto dal gelo. I morti sono saliti a 16. L’emergenza neve riguarda ben 22 stati. La tempesta di neve è quanto mai vasta e questa volta, contrariamente al solito, non si esaurirà in breve tempo. Così almeno sostengono i metereologi. La coltre di neve caduta in molte zone ha raggiunto i 60 centimetri.

New York si sta svegliando sotto una coltre bianca che in taluni punti ha anche raggiunto i sedici centimetri, con la gioia dei turisti che ancora sono nella città della Grande Mela che ne hanno approfittato per affollare le vie del centro sino a notte fonda. Ma altrove è dramma, e i morti per la 1bbaa21bufera di neve che ha colpito il nord est del Paese sono saliti a 16. Tra questi, una fine più che tragica è toccata a un operaio di 41 anni ucciso sepolto da sacchi di sale scioglighiaccio che gli sono caduti addosso in un deposito a Philadelphia. La tempesta ha intanto lasciato lasciato il posto a una tregua in attesa, secondo le previsioni, di un’altra ondata di freddo in arrivo dall’Artico, che dovrebbe abbattersi sul Paese. Le previsioni metereologiche, infatti, non promettono nulla di buono. Per i prossimi giorni si prevedono temperature minime da record. Alcuni addirittura dicono che si potranno raggiungere e superare i trenta gradi centigradi sotto lo zero.

Intanto, come abbiamo detto, il bilancio di questi due giorni di eccezionale maltempo ha fatto registrare 1bbaa4sedici morti, tutti vittime dei disagi patiti durante la super nevicata. L’ultimo decesso in ordine tempo, dopo la drammatica fine dell’operaio di Philadelphia, riguarda una donna, malata di Alzaihmer, morta assiderata mentre girovagava nella periferia di New York. A Manhattan, Boston e Chicago si sta cercando una sistemazione per migliaia di senza tetto che, restando all’aperto, rischiano la vita a ogni istante.

Migliorata, invece, la situazione negli aeroporti. Dopo la cancellazione di un totale di 5ooo voli registrata nella giornata di ieri, si è provveduto a sgomberare le piste dalla coltre bianca di neve che le ricopriva e così il traffico aereo è tornato, per così dire, regolare. Seri, in ogni caso, i disagi per quanti avevano 1bbbb4prenotazioni per le ore durante le quali gli scali sono rimasti chiusi. Siamo verso la conclusione delle vacanze del periodo natalizio e così moltissimi, nonostante gli sforzi di “riprotezione” su altri voli da parte di tutte le compagnie, continuano a rimanere a terra negli aeroporto in attesa di un imbarco che non si sa quando possa avvenire.

Ora è il gelo a spaventare i governatori, tanto è vero che sia a New York che nel vicino New Jersey, è stato dichiarato lo stato di emergenza con l’invito alla popolazione di restare a casa, in vista della nuova ondata di maltempo che dovrebbe colpire gli States nella notte tra domenica e lunedì, quando la colonnina di mercurio potrebbe far registrare le minime più basse degli ultimi vent’anni.

Enrico Barone