Inchiesta della Procura di Tivoli sulla sconcertante vicenda dei bimbi lasciati soli sul Monte Livata. Interrogata lungamente la madre

Inchiesta della Procura di Tivoli sulla sconcertante vicenda dei bimbi lasciati soli sul Monte Livata. Interrogata lungamente la madre

Non poteva non esserci un’inchiesta giudiziara sul drammatico quanto sconcertante caso della madre e dei due bambini scomparsi il pomeriggio del 31 dicembre sui monti di Subiaco e ritrovati in tempi diversi. E’ stata, infatti, avviata dalla Procura di Tivoli, la cittadina ad est di Roma competente per territorio per far soprattutto luce sulle circostanze che hanno portato la madre ad abbandonare in piena notte e al freddo sul Momte Livata i due figlioletti Manuel e Nicol, di soli 5 e 4 anni. La madre, da sola, era stata ritrovata alle 2 del mattino in aparente stato confusionale. I due piccoli, ancora ricoverati al Policlinico Gemelli di Roma, come si ricorderà, erano stati ritrovati dopo molte ore ieri, dopo una notte di ricerca, condotta dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, dai Carabinieri e dai volontari. Una ricerca lunga e minuziosa, a causa delle temperature che nella notte erano scese sotto le zero.

1bambini2Il Procuratore della Repubblica di Tivoli, Luigi De Ficchy, pur non avendo ravveduto al momento alcuna ipotesi di reato, vuole ora verificare la dinamica dei fatti per stabilire se la donna, madre della piccola Nicole, sia stata costretta a abbandonarli sui momti in cerca di aiuto o se li abbia lasciati soli contro la loro volontà, dopo aver girovagato nei boschi. In questo caso per Alexia Canestrari, 35 anni madre, si configurerebbe l’ipotesi del reato di abbandono di incapace.

Ieri intanto la donna, incalzata dagli investigatori, ha ricostruito per due ore i particolari della vicenda davanti ai Carabinieri della Compagnia di Tivoli. Ai militari dell’Arma la donna ed il marito Emanuele Tornabuoni hanno cercato di mettere a fuoco, senza però troppo convincere, le fasi salienti degli avvenimenti avvenuti la mattinata del 31 dicembre.
Sotto il mirino degli inquirenti, in particolare, c’è se la donna abbia fatto uso del cellulare, peraltro contattato vanamente dal marito, o se la stessa sia stata impossibilitata a usarlo perché si trovava in Angoscia a Monte Livata per donna e due bimbi, tutti salviuna zona isolata e priva di segnale. In ogni caso, un atteggiamento della donna e madre decisamente “singolare”, che tuttavia non ha sorpreso troppo quegli abitanti di Livata che la conoscevano da tempo e che anzi si sono lasciati andare a considerazioni niente affatto lusinghiere sul suo conto.

Altro punto controverso da verificare è la distanza del luogo ove è avvenuto il ritrovamento dei bambini, rispetto a quello da dove erano partiti per una passeggiata. I due bimbi, infatti, sono stati trovati a 12 chilometri dalla partenza, mentre la donna al momento del ritrovamento, distava due chilometri dal punto ove si trovavano i bambini. Interrogativi che hanno necessità di una risposta, come sta tentando la Procura per fare luce sull’intera vicenda. Per cui non è escluso che la donna con il marito nei prossimi giorni vengano sentiti ancora assieme al domestico e agli amici con i quali la famiglia doveva trascorre la festa di Capodanno.

Enrico Barone