I passeggeri del rompighiaccio russo bloccato in Antartide trasbordati in elicottero. Un “pericolo che non c’era” enfatizzato dai media

I passeggeri del rompighiaccio russo bloccato in Antartide trasbordati in elicottero. Un “pericolo che non c’era” enfatizzato dai media

Un elicottere cinese raggiunge la nave russa Akademic Shokalskiy bloccata da Natale in Antartide con 74 persone a bordo, 52 passeggeri e 22 membri dell’equipaggio. Comincia così, con ripetuti trasbordi, il “salvataggio” della maggior parte delle persone a bordo. Gram parte dell’equipaggio, in ogni caso, rimarrà sul rompighiaccio russo. Non esiste, infatti, alcun pericolo di perdita della nave. Entro poco tempo, il rompighiaccio sarà nuovamente in grado di riprendere il mare. L’estate australe, di fatto, è appena cominciata e la spessa lastra di ghiaccio che impedisce la navigazione è destinata in breve ad assottigliarsi e a rompersi sotto i raggi del sole leggermente più caldo che in questo periodo dell’anno riscalda il Continente.

1aaab1A dire il vero, gli occupanti della Akademic Shokalskiy non sono mai stati in pericolo di vita, e lo si nota chiaramente dalle “foto ricordo” scattate sul ghiaccio che imprigiona la nave. L’unico vero problema poteva essere rappresentato dall’assottigliarsi delle scorte a bordo di viveri e acqua, in ogni caso sufficienti per un paio di mesi. E’ del tutto normale che una nave, anche rompighiaccio, rimanga bloccata tra i ghiacci dell’Oceano glaciale antartico.

Questa volta, grazie alla tecnologia e alla possibilità di trasmettere senza troppe difficoltà foto e filmati, è stata innescata una gigantesca operazione mediatica che ha prodotto, tra l’altro, un buon business nella compravendita delle immagini da parte di tutte le maggiori emittenti televisive e giornali del mondo. “Drammatizzazioni” mediatiche favorite dall’ignoranza, ce ne scusino i colleghi, della maggior parte dei dei 1aaab3giornalisti che si occupano del “caso”, in quanto ignari di una sufficiente conoscenza dell’Antartide e delle sue condizioni climatiche.

Le unità di “soccorso”, il rompighiaccio cinese Snow Dragon prima e l’australiana Aurora Australis poi, sono a poche miglia dalla Akademic Shokalskiy, addirittura visibile in lontananza. La testimonianza resa per telefono da un ricercatore taliano del Cnr, Giulio Esposito, che si trova appunto a bordo del rompighiaccio australiano nel suo viaggio di ritorno ad Hobart, nell’isola di Tasmania, dopo aver completato la sua missione in Antartide alla base italo-francese Concordia, aveva nei giorni scorsi raccontato: “Siamo a meno di 2-3 miglia dalla nave cinese Snow Dragon e in lontananza riusciamo a vedere anche la Akademic Shokalskiy, che dovrebbe trovarsi a circa 10 miglia da noi. 1aaaa10Per quanto ne sappiamo, il trasferimento dei passeggeri avverrà in tre fasi: la Snow Dragon dovrebbe imbarcare i passeggeri prelevandoli con l’aiuto di un elicottero e, grazie alle imbarcazioni di supporto della Aurora Australis, i passeggeri verrebbero poi trasferiti sulla nostra nave. Sempre considerando che siamo in mezzo ai ghiacci dell’Antartide, la situazione appare tranquilla. Ma anche un mal di denti, in Antartide, non è mai una cosa semplicissima da risolvere”.

Enrico Massidda