Ancora morti in montagna a causa di valanghe e di pericolose sciate fuori pista

Ancora morti in montagna a causa di valanghe e di pericolose sciate fuori pista

La neve caduta abbondante in montagna durante le feste di Natale e Santo Stefano ha fatto alzare la soglia di pericolo per le valanghe. Già nella giornata di ieri si erano registrate 6 vittime tra Piemonte, Alto Adige e versanti francese e svizzero delle Alpi. Poi altre tragedie, in Valtellina, senza tuttavia vittime, e in Val d’Aosta, dove due sciatori nella zona della Platta di Grevon a quota 2.800 sopra la stazione sciistica di Pila, vino ad Aosta, sono stati travolti da una valanga mentre stavano affrontando un percorso fuori pista. Entrambi sono stati ritrovati senza vita dagli uomini del Soccorso alpino di Aosta

Nella mattinata un altro incidente si era verificato in Valtellina. Un giovane, un 33 enne, era stato travolto da una slavina mentre sui monti di Malghera a Sondrio stava percorrendo alla guida di una motoslitta un sentiero fuori pista. In questo caso provvidenziale l’intervento delle squadre di soccorso che decollate dall’aeroporto di Caiolo (Sondrio) sono riuscite a estrarre, grazie anche all’impiego di un’unità cinofila, ancora vivo l’uomo dalla massa nevosa che lo aveva travolto.

soccorritori neve  in azione

Un bambino di 8 anni originario della Val Gardena versa in gravissime condizioni all’ospedale «San Maurizio» di Bolzano a seguito di una caduta sulla pista da sci ei pressi del rifugio Comici a Plan de Gralba, zona sciistica della Val Gardena a pochi chilometri dall’abitato di Selva. Il bambino, che sciava con il casco regolarmente indossato, nella caduta ha violentemente sbattuto la testa sulla neve.

Enrico Barone