Esa l’immagine della settimana: la foce dell’Acre, Brasile

Esa l’immagine della settimana: la foce dell’Acre, Brasile

L’immagine è stata acquisita dal radar di bordo del satellite europeo per telerilevamento Envisat e ritrae l’area in cui sorge la città Boca do Acre, in Brasile. La città sorge all’interno di Amazonas, lo stato del Brasile di maggior dimensione in termini di area e quasi completamente ricoperto dalla Foresta Pluviale Amazzonica. Il nome Boca do Acre – che significa “Foce dell’Acre” – deriva dalla sua collocazione geografica, in prossimità del punto di incontro tra i fiumi Acre e Purus.
Lungo il corso principale dei fiumi si trovano delle cosiddette “lanche” (meandri fluviali paludosi indipendenti dall’alveo principale – NdT), che si possono formare quando un fiume muta il suo percorso.

L’immagine è costruita attraverso la combinazione di tre immagini radar di Envisat, acquisite il 28 ottobre 2005, il 12 settembre 2008 ed il 17 settembre 2010. Ad ogni singola immagine è associato un colore – rosso, verde e blu – e, combinate assieme, sono in grado di evidenziare mutazioni della superficie occorse tra i diversi passaggi di Envisat. I colori mettono in risalto vaste aree di deforestazione, che risultano evidenti a causa della loro forma geometrica ai bordi di strade rettilinee.

Viste le dimensioni e la frequente presenza di coperture nuvolose, il telerilevamento che utilizza immagini radar risulta il modo migliore per investigare il Bacino dell’Amazzonia su larga scala, in particolare per la valutazione della estensione e dei danni causati dalla deforestazione. I radar infatti possono osservare sia di giorno che di notte ed in qualunque particolare condizione meteorologica.

Le osservazioni satellitari sono di supporto al Programma REED della Nazioni Unite, (Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation. Riduzione delle Emissioni da Deforestazione e da Degrado Forestale), in atto nei Paesi in via di sviluppo.

Gli alberi assorbono il biossido di carbonio e lo convertono in ossigeno, mentre gli alberi che marciscono vengono tagliati o bruciati e di fatto emettono anidride carbonica. Per questo motivo la protezione delle foreste non solo aiuta ad evitare che esse siano fonte di produzione di gas, ma assicura anche l’assorbimento del biossido di carbonio proveniente da altre fonti.

REED fornisce incentivi finanziari agli stati per la conservazione delle aree forestali. La riduzione e la prevenzione della deforestazione è una opzione di mitigazione con il più grande ed immediato impatto a breve termine sulle riserve di carbonio, in quanto si previene il rilascio di carbonio sotto forma di emissione in atmosfera.

Future missioni satellitari, quali Sentinel-1 e Sentinel-2, in corso di sviluppo nell’ambito del Programma Europeo Copernicus, ed il satellite dell’ESA Biomass, offriranno un importante supporto a REED per il monitoraggio e la mappatura delle aree forestali.

RomaSettRed in collaborazione con Esa (European Space Agency) e Rivista Geomedia.