“Non siamo stati eletti per perdere tempo e la minoranza si sta rendendo responabile di un grave ostruzionismo sul riordino delle società del credito penalizzando così gli interessi degli elettori e della Regione”. Sono parole del capogruppo del Pd al Consiglio regionale del Lazio, che denucia la gravità di un’azione che il realta blocca l’attività dell’intero consiglio per giorni, “con l’unico biettivo di perdere tempo senza entrare nel merito delle questioni”.
Parole forti, queste dell’onorevole Marco Vincenzi, che non manca di sottolineare come, oltre alla gravità del “non fare” si aggiunga per il contribuente la beffa dello spreco ulteriore di denaro pubblico nonostante i buoni propositi di tutti, ma solo a parole. “Ogni seduta di Consiglio regionale costa al contribuente migliaia di euro – ricorda con vigore Vincenzi – e noi non possiamo discutere all’infinito del nulla.
“Non siamo disponibili – aggiunge Vincenzi – a barattare una riforma annacquata solo per assecondare i desiderata della minoranza. Con il riordino delle società regionali tagliamo poltrone e posti di potere, sprechi per affitti e consulenze, con risparmi per milioni di euro. Inoltre, recuperiamo la reale mission di Sviluppo Lazio: impresa regionale dedita esclusivamente allo sviluppo e al sostegno delle piccole e medie imprese del territorio. Siamo aperti a un rapporto costruttivo con la minoranza, ma non accettiamo la logica dei veti, meno che mai asseconderemo tentativi finalizzati solo a ridimensionare o imbrigliare una riforma concertata con le parti sociali e le forze imprenditoriali nell’interesse esclusivo della nostra comunità”.
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