Putin comincia la sua visita con Papa Francesco. Poi, con uno stuolo di ministri tocca all’Italia. Privati gli incontri con Berlusconi e Prodi

Putin comincia la sua visita con Papa Francesco. Poi, con uno stuolo di ministri tocca all’Italia. Privati gli incontri con Berlusconi e Prodi

Comincia con l’incontro con Papa Francesco la visita del Presidente russo, Vladimir Putin, che in Italia ha in agenda molto impegni, pubblici e privati. Non arriva da solo, bensì con una vasta compagnia di ministri e dirigenti del suo Stato a conferma dell’importanza degli argomenti sul tavolo tra il nostro Paese e quello che se non è più una super potenza politica, lo è ancora sotto il profilo militare ed economico.

Una potenza collegata, particolarmente, per le enormi ricchezze naturali che la grande Russia, a cavallo tra Europa ed Asia, ha in abbondanza, a partire dal petrolio e dei gas naturali.

L’incontro con Papa Francesco costituisce la quarta visita che il Presidente russo compie in Vaticano. Le prime due con Giovanni Paolo II, la terza con Benedetto XVI. Nessun Pontefice, invece, ha mai potuto restituire alcuna visita nonostante le grandi speranze in tal senso di entrambi i predecessori dell’attuale Vescovo di Roma.

In ballo vi sono non più i motivi ideologici del passato quando Chiesa Cattolica e comunismo si ricambiavano una profonda ostilità  basata su basi profondamente divergenti in materia ideologica, politica ed umana. Oggi, che il comunismo è, nonostante alcuni nostalgici, è morto e sepolto, il vero ostacolo è costituito dai rapporti non facili con la Chiesa Ortodossa russa che nutre antiche diffidenze soprattutto in materia di apostolato.

francesco ortodossi

Papa Bergoglio, però, è sempre stato molto attento ed aperto al dialogo proprio con gli Ortodossi e può essere possibile che egli riesca dove i suoi predecessori, con grande rimpianto, non sono riusciti: ottenere il via libera per una visita in Russia. Sono cose, però, che il Vaticano deve in primo luogo risolvere sotto il profilo teologico e storico direttamente con il Patriarcato ortodosso russo.

Non c’e solo il colloquio con il Vaticano e con le autorità italiane nell’agenda di Putin. Vi sono due incontri privati. Uno con il suo vecchio amico Silvio Berlusconi. Si dice che gli porterà anche un passaporto diplomatico che, però, non sappiamo quanto servirà a Berlusconi ad evitare l’appuntamento con la sentenza comminatagli dal tribunale di Milano e che tanti guai gli sta portando.

Ha suscitato curiosità l’annuncio del secondo incontro riservato che il Presidente  russo avrà anche con l’avversario storico di Berlusconi e cioé Romano Prodi. Pochi ricordano l’impegno dell’ex Primo ministro del Centro Sinistra, prima, come presidente dell’Iri e, poi, da Presidente del Consiglio, per la collaborazione tra i due paesi. Pochi ricordano, inoltre, la grande esperienza internazionale che Prodi ha maturato nell’arco di oltre trent’anni di impegni pubblici e quella che sta adesso maturando come inviato speciale dell’Onu sulle questioni africane.

Alessandro Di Severo