I No Tav protestano a Roma creando disagi e incidenti qua e là mentre il Presidente francese Hollande e il premier Letta confermano che la Torino-Lione è opera prioritaria

I No Tav protestano a Roma creando disagi e incidenti qua e là mentre il Presidente francese Hollande e il premier Letta confermano che la Torino-Lione è opera prioritaria

Una normale poco tranquilla giornata di proteste nella capitale. Scendono a Roma i No Tav non solo contro l’Alta Velocità della Val di Susa ma anche gli appartenenti ai movimenti per il reddito, la casa e l’ambiente. L’occasione è la presenza a Roma del presidente della repubblica francese Hollande che incontra il Premier Letta e i due confermano che la Torino-Lione si farà in ogni caso poiché Italia e Francia considerano l’opera una priorità. E i lavori avranno inizio nel 2015. Scoppiano incidenti. La polizia controlla in pieno assetto di guerra e questo indispettisce non poco i manifestanti che si proclamano pacifisti e legalitari. Si forma un corteo salveggio, però, che tenta di aggirare gli sbarramenti del centro a difesa degli “obiettivi sensibili”, vale a dire i cosiddetti “palazzi del potere”.

1notav6Così No Tav e polizia si fronteggiano, parte qualche carica e c’è la reazione con il lancio di oggetti, petardi che provocano fuoco e fumo. Il “femento” interessa Campo de’ Fiori, via dei Giubbonari, con tanto di assalto alla sede del Pd dove l’aspirante segretario Cuperlo ha scelto il momento migliore per la sua visita, Sant’Andrea delle Fratte. Traffico paralizzto qua e là, fino al Flaminio, e soliti disagi per romani e turisti. Alla fine, tra un tumulto e l’altro, ci scappano 8 feriti, la maggior parte tra gli agenti. Sei di loro sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari. Molti anche i manifestanti tranquilli in retrovia, a gustarsi spettacoli improvvisati degli artisti di strada. Poi alle 20 lo “sciogliete le righe” e tutti a casa.

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