Hawaii: l’isola di Maui e il canto delle balene

Hawaii: l’isola di Maui e il canto delle balene

Due anni fa, nel mese di febbraio ho avuto l’opportunità di visitare le isole Hawaii: da sempre esse rappresentano una delle mete più desiderate e affascinanti. E’ il sogno di molti, ma bisogna essere disposti a fare un lungo viaggio. L’arcipelago delle isole Hawaii infatti, è situato nell’Oceano Pacifico, lontano da tutto. Per questo le sue isole sono tra le più remote al mondo: si trovano ad una distanza di circa 4.000 km sia dalla costa della California sia da quella di Tahiti in Polinesia, ed è proprio dalla Polinesia che arrivarono le prime popolazioni circa 2000-3000 anni fa.
Le origini polinesiane hanno quindi influito molto sulla cultura, la religione e la lingua hawaiiana che oggi resta la lingua ufficiale oltre all’inglese.

hawaii37Anche se geograficamente appartiene all’Oceania, lo stato di Hawaii diventa la cinquantesima stella degli Stati Uniti d’America il 21 agosto 1959 e lo chiamano anche “The Aloha State” perché la parola Aloha, in lingua hawaiiana, significa molto di più che un semplice ciao: Aloha è sinonimo di pace, amore, condivisione e allegria. L’arcipelago hawaiiano comprende otto isole principali (più altre isole minori) e quasi tutte sono di origine vulcanica. Emersero, infatti, dal mare a causa di ripetute eruzioni vulcaniche. Il territorio delle Hawaii è caratterizzato ancora oggi, dalle continue eruzioni ed il più attivo tra i suoi vulcani è Kilauea nell’isola di Big Island (isola di Hawaii).

hawaii31Honolulu è la capitale e si trova nell’isola di Oahu, la terza per estensione ma la più popolata dell‘arcipelago. Qui i turisti vengono per nuotare nel cratere a Hanauma Bay, una baia protetta dove vivono oltre 400 specie di pesci, e dove è possibile avvistare numerose tartarughe marine verdi. Oahu è il luogo ideale per gli amanti degli sport marini, soprattutto le immersioni subacquee e il surf: quest’ultimo è lo sport che caratterizza di più le splendide spiagge delle Hawaii come la famosa Waikiki, con le sue eccezionali onde per i surfisti più esperti.

A Oahu c’è anche il porto militare di Pearl Harbor: è la base navale americana, che divenne famosa per l’attacco subìto il 7 dicembre 1941 ad opera delle truppe aeronavali dell’impero giapponese e che segnò l’entrata degli Stati Uniti d’America hawaii34nella seconda guerra mondiale.

Molokai, è una delle isole meno sviluppate dell’arcipelago, selvaggia e maestosa, le sue scogliere sono tra le più alte del mondo e raggiungono i 1.005 metri sopra il livello dell’oceano. Lanai, è conosciuta anche come Pineapple Island, grazie alle sue piantagioni di ananas e Kauai è l’isola geologicamente più antica ed è conosciuta anche come The Garden Island per la bellezza della sua natura lussureggiante.

Infine Maui, l’isola che ho esplorato in largo e in lungo e che potrei definire di rara bellezza perché unisce tutti i requisiti per una vacanza da sogno. Maui è soprannominata l’isola della valle per la sua hawaii42particolare topografia: i due vulcani che emersero dal fondo dell’oceano diedero origine con il passare dei millenni a un istmo simile a una valle tra i due coni. Vista dall’alta la sua forma ricorda vagamente una tartaruga vista di profilo. Seconda isola delle Hawaii per dimensioni, è famosa per le sue belle spiagge e vanta siti tra i migliori del mondo per praticare windsurf e surf.
Ho noleggiato una macchina e ho girato tutta l’isola: sulla costa occidentale si affacciano fantastiche spiagge di sabbia bianca lambite dalle tiepide acque dell’oceano, la più bella di tutte è la spiaggia di Makena, mi ha lasciata senza fiato.

a1hawai11Ho esplorato la giungla sulla strada per Hana e ammirato i giardini botanici e le sue meravigliose cascate. Infine ho raggiunto Parco Nazionale del cratere di Haleakala a 3000 mt. di altitudine dove ho fatto una lunga passeggiata tra le sfumature ocra di questo impressionante vulcano addormentato.

Ma l’emozione più forte e indimenticabile è stata in mare: ogni anno da dicembre a maggio va in scena uno spettacolo unico e incredibile: migliaia di balene raggiungono le acque di queste isole dopo aver lasciato quelle dell’Alaska. Arrivano nelle acque calde delle isole Hawaii per nutrirsi, riprodursi e trovare rifugio. E’ proprio in prossimità delle coste di Maui, ed hawaii35esattamente nel canale tra Maui e Lanai dove la concentrazione di questi mammiferi è la più alta del mondo.

Ho iniziato ad avvistare le megattere fin dall’aereo: poco prima di atterrare le vedevo già saltare fuori dall’acqua e compiere evoluzioni incredibili. Poi appena arrivata, sulla strada che porta a Lahaina mi bastava fissare l’orizzonte per un attimo e dall’acqua vedevo apparire una pinna, un dorso o una coda. Ho fatto due meravigliose escursioni in mare con le imbarcazioni omologate per il “whale watching” che mi hanno permesso di avvicinare questi spettacolari giganti buoni e osservarli e fotografarli da vicino. Le imbarcazioni partono al largo dall’alba al tramonto e le balene molto spesso danno spettacolo facendo salti e tuffi incredibili.

a1hawai5Le guide sono esperte e mi hanno raccontato molto sulla vita di queste creature. Molte le caratteristiche che contraddistinguono questi mammiferi e tra queste la grande interazione sociale. Le megattere ad esempio, sono note per la loro strategia nutritiva di gruppo. In questo caso condividono il cibo e diversi esemplari nuotano in cerchi concentrici sempre più stretti per far avvicinare i pesci. Insomma, è come se ricreassero una specie di rete naturale. Gli avvistamenti si susseguono continui, mentre una mamma e un cucciolo nuotano a “ore undici“, una megattera gioiosa salta ed esce dall’acqua a “ore quattro” esibendo un tuffo spettacolare! Appena il tempo di prendere al volo una foto e il più delle volte scatta solo per immortalare la coda che si immerge tra le onde.

a1hawai8La gente urla di stupore, nessuno si aspetta di assistere a questo spettacolo garantito. Un paio d’ore che volano tra grandi emozioni e frenetiche traballanti riprese video. Prima di rientrare a Lahaina, la guida ha introdotto un apposito microfono in mare e ha permesso così di udire il meraviglioso canto delle balene. Sono i maschi a produrre questi versi struggenti sotto la superficie dell’oceano. Sembrano lamenti malinconici, forse messaggi d‘amore. Ma non sono solo semplici suoni, ma un vero e proprio canto che si tramanda di generazione in generazione. Non si è ancora scoperto il vero significato di questo struggente canto, ma le balene sono animali molto intelligenti e se noi potessimo capire esattamente il loro linguaggio scopriremmo molte cose.

hawaii51Per proteggere le balene, nel 1992 è stato creato l’Humpback Whale National Marine Sanctuary proprio alle Isole Hawaii. Ricercatori, biologi e fotografi giungono qui da tutto il mondo per osservare le balene e ascoltare il loro canto. Si deve mantenere almeno a 100 metri di distanza e, ovviamente, questi giganti del mare vanno trattati con educazione e attenzione. Il punto di partenza per un whale watching a riva o in mare aperto, resta sempre Maui e i punti dove provare un avvistamento incredibile sono molti, compresi tra Wailea e il reef di Olowalu.

hawaii60Charles Nicklin, il miglior fotografo di balene al mondo, autore del libro: “Among giants: a life with whales” (Tra i giganti: una vita con le balene) ha descritto così quello che ha provato immergendosi nelle acque di Maui: «Quando sei sopra di loro, il canto sale su vibrando dal fondo della barca e rimbomba sulle pareti. Negli anni settanta mi immergevo spesso fin sotto le code delle megattere per fotografarne il ventre, così che i biologi potessero identificare il sesso.

Quando sei a pochi metri da loro, il rumore è forte come il motore di un jet. Riempie ogni cavità d’aria nel tuo corpo: è come essere dentro un grande tamburo suonato da un gigante». Gli studiosi le hawaii50definiscono “canzoni” perché sono versi emessi secondo una gerarchia precisa, che prevede un certo numero di “temi”, ognuno dei quali composto dalla ripetizione di “frasi”, e ancora sequenze di suoni. Soltanto oggi sappiamo che queste canzoni si diffondono negli oceani seguendo una vera e propria hit parade: «Quando arrivano nuove megattere in una zona abitata da un’altra popolazione, e portano con sé una particolare canzone, dopo qualche anno tutti i maschi della zona ne cantano una versione molto simile. Ciò dimostra una trasmissione di tipo culturale tra le megattere» spiega Andrew Wright, biologo marino della George Mason University di Fairfax.

hawaii52Ma a cosa servono queste canzoni? Perché questi cetacei danno tanta importanza ad una cosa così particolare come un canto? Jim Darling, biologo e ricercatore ha provato a spiegare questo schema: la megattera canta, poi quando viene raggiunta da un altro maschio, smette. I due nuotano a fianco per una decina di minuti, e poi si separano per raggiungere altri cantanti. E così via, a domino.

Ciò che è veramente strano è che tutto questo, pur succedendo solo nella stagione degli amori, da novembre ad aprile, quando molte megattere convergono nelle acque calde delle Hawaii, è un fenomeno che coinvolge solo i maschi. 1marc_bio3[1] sicuro non è un richiamo sessuale: le femmine lo ignorano. Per Marc Lammers, zoologo all’Università delle Hawaii, la canzone è il modo in cui i maschi si fanno pubblicità. «Attraverso il volume e il tono del canto, i cantanti dicono qualcosa di sé ai potenziali concorrenti per gli accoppiamenti. Con l’intensità del loro canto si presentano come maschi dominanti per intimorire altri maschi, o per convincerli a diventare loro gregari, preziosi aiutanti contro individui più aggressivi».

Affascinanti teorie. Ma nulla è certo. La comunicazione di queste creature resta per noi un canto struggente e malinconico. Io mi sono commossa e sono rimasta a lungo in silenzio ad ascoltarne la dolce melodia. Rientrando sulla spiaggia di Makena, al hawaii73tramonto ho nuotato con dozzine di delfini e tartarughe. Il tramonto ha incendiato il cielo di mille colori e il sole è scivolato lentamente accarezzando il profilo di Lanai. Questa isola è rimasta nel mio cuore e le creature marine che la abitano e che ho incontrato sono un ricordo indelebile nel mio cuore. Prima di ritornare a casa ho osservato una megattera nuotare vicina alla costa. Sembrava volermi accompagnare. Riascoltavo il suo canto nella mia mente e ripetevo dentro di me le parole di Charles Nicklin “Quando sei a pochi metri da loro, il rumore è forte come il motore di un jet. Riempie ogni cavità d’aria nel tuo corpo: è come essere dentro un grande tamburo suonato da un gigante”.

Alessandra del Nobolo