Letta: la legge di stabilità é senza tasse e senza tagli della spesa sociale

Letta: la legge di stabilità é senza tasse e senza tagli della spesa sociale

Alla fine molte indiscrezioni avanzata con insistenza dai giornali nei giorni scorsi non si sono verificate. Il presidente del consiglio Enrico Letta ha presentato a Palazzo Chigi la Legge di stabilità sostenendo che sarà “senza tasse e senza tagli sul sociale” e, comunque, mantenendo gli impegni con Bruxelles ed uscendo, così, dalla procedura di deficit eccessivo.

Letta ha insistito sul fatto che, a differenza del passato, i conti quadrano senza bisogno di comprimere le spese per il sociale: “Lo dico – ha aggiuto – per tranquillizzare rispetto alle tante voci allarmistiche che sono state messe in giro in questi giorni. E non aumenta la pressione fiscale su cittadini e imprese, anzi diminuisce”.

Prevista, infatti, una riduzione di tasse per le imprese con una curva crescente nell’arco del triennio oltre che “una significativa riduzione delle tasse anche per le famiglie e i lavoratori”. Il taglio del cuneo fiscale sarà di 5 miliardi per i lavoratori e 5,6 miliardi per le imprese nel triennio.

Tra gli Interventi per le imprese e i lavoratori, c’é un incentivo per il passaggio dai contratti a tempo determinato a quelli a tempo indeterminato; blocco dell’aumento dell’Iva che doveva scattare a gennaio sulle cooperative sociali; allentamento di un miliardo di euro del patto di stabilità per i Comuni.
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La manovra varrà “circa 11,5 miliardi nel 2014, 7,5 nel 2015 e 7,5 nel 2016″ e le risorse, come ha spiegato Letta, verranno da quattro grandi voci: “4,5 miliardi di tagli alla spesa (3,5 allo Stato e 1 miliardo per le Regioni); 3,2 miliardi da dismissioni immobiliari, revisione del trattamento delle perdite di banche e altri intermediari; un miliardo e 900 milioni da interventi fiscali: 500 milioni da limatura delle spese per tasse, e altri interventi che hanno a che vedere con le attività finanziarie, in particolare l’aliquota di bollo”.

Red