Catturata in Calabria la “nave madre” degli ultimi sbarchi clandestini. Forse coinvolta anche in una delle tragedie di Lampedusa

Catturata e sequestrata quella che probabilmente è la “nave madre” di alcuni degli ultimi sbarchi clandestini, assurti agli onori della cronaca per le due vere e proprie stragi consumate nel Canale di Sicilia e che ha hanno avuto nelle acque antistanti Lampedusa il loro terribile epilogo: più di 500 i morti in poco più di otto giorni.

La nave è stata fermata di fronte alle coste calabre mentre provava a filarsela via dopo aver lasciato in mare, su di un vecchio barcone, oltre 220 migranti portati al traino probabilmente sin dall’Egitto.

La nave, infatti, batte bandiera egiziana. Si tratta di un grosso peschereccio d’altura fermato dalla Guardia di Finanza e costretto ad entrare nel porto di Reggio Calabria dove ad attenderlo c’era anche il Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri. A bordo 18 uomini di equipaggio, tra i quali 5 minorenni.

Red