Arafat molto probabilmente fu avvelenato con il Polonio 210. Gli scienziati svizzeri hanno trovato le prove sui suoi oggetti

Arafat molto  probabilmente fu avvelenato con il Polonio 210. Gli scienziati svizzeri hanno trovato le prove sui suoi oggetti

Yasser Arafat potrebbe essere stato avvelenato. Queste le sconvolgenti conclusioni cui sono giunti gli scienziati svizzeri cui fu affidato il compito di sciogliere il mistero sulla morte del leader palestinese che, secondo i suoi familiari e qualcuno dei suoi seguaci, sarebbe stato ucciso da agenti israeliani nel 2004.

Gli esperti hanno trovato sugli oggetti personali di Arafat tracce di polonio 210, la sostanza radioattivo che causò la morte del dissidente russo ed ex agente del Kgb Alexander Litvinenko a Londra nel 2006.

I risultati delle indagini sugli effetti personali di Arafat sono stati pubblicati dalla rivista scientifica Lancet. Gli scienziati ricordano che alla loro attenzione sono stati portati 38 oggetti, tra cui biancheria intima e uno spazzolino da denti, poi confrontati con altrettanti oggetti appartenuti ad Arafat, ma messi in deposito qualche tempo prima della sua morte.

Sulla base dei sospetti avanzati da più parti, nel Novembre 2012 il corpo del leader palestinese è stato riesumato dal suo mausoleo nella città di Ramallah in Cisgiordania, ma gli studi sui suoi resti non sono stati ancora resi noti.
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Sugli oggetti da lui utilizzati, intanto, sono state trovate tracce di polonio 210 e sappiamo adesso dagli scienziati svizzeri che tutto ciò può confermare i sospetti sulla morte di Arafat, deceduto a Parigi nove anni fa.

Nessuna autopsia fu condotta a quel tempo sul corpo di Arafat, ma dopo che la televisione al-Jazeera aveva ventilato la possibilità che la morte fosse dovuta al Polonio-210, l’Autorità palestinese aveva finalmente accolto la richiesta dalla vedova di Arafat, Suha, di riesumare il corpo per condurre ulteriori test.

Red