Un richiamo mondiale. La Fiera del tartufo di Alba

Un richiamo mondiale. La Fiera del tartufo di Alba

Tempo di autunno, tempo di tartufi. Un luogo comune, si dirà, ma rende appieno l’idea perché sulle colline piemontesi, tanto per intendersi quelle attorno ad Alba, si è aperta la stagione dei preziosi tuberi. Una stagione che da queste parti si festeggia con una fiera “no stop” che, iniziata la seconda domenica di ottobre, si concluderà al 17 novembre e vivrà il suo momento chiave il 10 novembre, quando nel castello di Grinzane Cavour, si terrà l’asta internazionale del profumatissimo fungo.

Un ‘asta attesa dagli intenditori che saranno in collegamento diretto persino con Hong Kong e New York per piazzare il ricercatissimo alimento.

Quale sarà il prezzo del tartufo quest’anno? Una domanda che tutti si pongono, ma alla quale è difficile poter dare una risposta articolata ad inizio stagione. Per trovare una risposta concreta abbiamo chiesto aiuto al direttore del Centro studi sui tartufi di Alba,Maurizio Carbone il quale in tutta tranquillità non ha difficoltà nell’indicare il prezzo di partenza in circa tremila euro al chilo. Un’asta che vedrà come avversari i migliori ristoratori mondiali.
Questa volta ad Alba si parlerà di buona cucina e di possibilità di sbizzarrirsi con la preparazione di gustosi cibi che si legano con questo alimento così profumato.
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Del resto, ad essere richiamati da quest’iniziativa saranno proprio migliaia di buongustai e di appassionati che non vogliono perdere l’appuntamento con questo evento mondiale.

D’altronde la stagione della raccolta è appena iniziata in tutto il Piemonte e migliaia di trifolao sono già all’opera con i loro cani per trovare il prezioso alimento. Del resto, come conferma Giacomo Oddero, presidente nazionale del centro studi sul tartufo, il tubero è un prodotto bizzarro. “Ora, però- egli dice- le condizioni sono ottime e tutto lascia prevedere che questa annata sarà ricordata lungo”.

L’andamento climatico di questo periodo, infatti, é da manuale. La pioggia caduta nelle ultime settimane ha garantito la giusta irrigazione ed umidità del terreno, offrendo la possibilità di un primo raccolto decisamente migliore rispetto agli anni passati. Il nemico più ostico del tartufo è proprio la secchezza del suolo.

Enrico Barone