Farmaco contro l’Alzheimer scoperto da ricercatori guidati da un’italiana

Farmaco contro l’Alzheimer scoperto  da ricercatori guidati da un’italiana

Scoperto un farmaco che impedisce la morte del tessuto cerebrale provocata da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, il Parkinson, la Huntington ed altre affezioni.

La notizia, pubblicata su “Science Translational Medicine”, viene dall’Università di Leicester in Gran Bretagna ed ha anche il sapore di un po’ d’Italia.

Il gruppo di ricercatori che ha fatto l’annuncio su un qualcosa che costituisce il primo passo importante per affrontare malattie fino ad ora inguaribili è, infatti, guidato da Giovanna Mallucci.

La ricercatrice italiana già nel 2012 aveva annunciato i primi risultati raggiunti nell’università britannica per la scoperta dei meccanismi degenerativi delle cellule che oggi hanno consentito di realizzare un farmaco in grado di bloccarli.

La ricerca, condotta sui topi da laboratorio, è stata focalizzata sui meccanismi di difesa naturali delle cellule cerebrali. Le cellule rispondono ad un virus con la produzione di proteine che, però, in alcuni casi possono essere difettose e finire per provocare la degenerazione del tessuto.
giovanna mallucci
Si sa, ad esempio, che nel caso del morbo di Parkinson è la proteina alfa-sinucleina ad innescare il processo degenerativo, così come sono la amiloide e la tau nel caso dell’Alzheimer, o la huntingtiana per la malattia di Huntingdon.

I ricercatori hanno utilizzato un composto che impedisce lo sviluppo di errati meccanismi di difesa da parte della cellula cerebrale e ferma, quindi, eventuali processi di degenerazione.

Il laboratorio diretto dalla Mallucci sta testando il composto su altre forme di neurodegenerazione nei topi, ma i risultati non sono stati ancora pubblicati.

John Balcony