Roma da tre mesi senza capo dei Vigili Urbani. Sindaco indeciso se scelta interna oppure attingere da polizia o carabinieri

Roma da tre mesi senza capo dei Vigili Urbani. Sindaco indeciso se scelta interna oppure attingere da polizia o carabinieri

Nell’attesa degli “equilibri” necessari, Roma è sempre senza il capo dei suoi Vigili Urbani. Il sindaco sarebbe per una soluzione “esterna”, vale a dire attingendo preferibilmente da carabinieri o polizia, con il rischio, tuttavia, di provocare il malcontento di un Corpo che nel suo complesso è stato sempre molto problematico, e di conseguenza non certo facile da governare. “Posto vacante” dall’inizio di luglio, da quando il comandante Carlo Buttarelli rassegnò le dimissioni con una lettera consegnata appunto all’improvviso nelle mani del neo eletto Ignazio Marino. Dimissioni “forzate”, a detta dei soliti bene informati, che fecero subito circolare questa voce, per “mascherare” una vera e proprio cacciata da parte del sindaco. Ignazio Marino, infatti, sarebbe andato su tutte le furie per una risposta di Buttarelli a un suo ordine che il sindaco interpretò come una beffarda presa in giro.

aaavigili13 marinoMarino, appena eletto, sembrebbe che avesse manifestato all’allora capo dei vigili la sua intenzione di mettere in atto una vasta operazione per togliere dalle strade di Roma, soprattutto da quelle del centro, l’esercito di “vu cumpra” specialista nell’allestire veri e propri mercatini volante di prodotti griffati, ma taroccati, sui marciapiedi di vie e piazze. Un’operazione massiccia, almeno nei desideri del sindaco, ma forse non troppo condivisa da Buttarelli. Che espresse a Marino molte riserve, aggiungendo, oltretutto, di essere impossibilitato ad eseguirla, dato il particolare periodo di ferie. Per cui non avrebbe potuto disporre del sufficiente numero di vigili da dislocare per quel blitz d’estate.

Il sindaco, sapendo che il corpo della polizia municipale di Roma conta un organico di oltre 6000 unità, a quella obiezione sarebbe andato su tutte le furie, sentendosi preso per i fondelli. E avrebbe, così, “licenziato” seduta stante, per non dire sui due piedi, Carlo Buttarelli. Che, non si sa se dietro accordo a1col primo cittadino o meno, avrebbe immediatamente scritto la lettere con cui rassegnava le dimissioni dall’incarico.

Ignazio Marino, non appena la notizia fu ufficiale, preferì dribblare le domande sulla vicenda: «Abbiamo ricevuto la sua lettera, ora ci stiamo preoccupando per dare con urgenza continuità», disse. Poi, riguardo il possibile sostituto, aggiunse: «Valuteremo in base ai curricula». Intanto, la guida del corpo venne presa da uno dei vicecomandanti di Buttarelli, Donatella Scafati, ma con la giustificazione che l’ex capo era in ferie e lei ricopriva solo l’incarico di «facente funzione». Una decisione vera e propria, in realtà, Marino tardò a prenderla, e così se ne andò tutta l’estate. Il sindaco ha fatto folti incontri, valutato i profili, approfondendo la conoscenza del personale della polizia Municipale di Roma, per non escludere a priori la scelta di una soluzione interna.

aaavigili3Il sindaco aveva, ed ha, un’unica certezza, emersa dalla sua indicazione del percorso da seguire per l’individuazione del successore di Carlo Buttarelli al comando dei vigili della Capitale: «Sceglieremo – continua a dire – usando lo stesso metodo utilizzato fino ad adesso per ogni percorso: la valorizzazione dei curricula». Il bivio è se puntare su un interno, già inserito nella Municipale, oppure un esterno, meglio se ex prefetto, od ex alto ufficiale dei carabinieri.

Accade così che a presentare il primo dei curricula degno di considerazione sia stato quello di uno dei dirigenti della Questura di Roma. Seguito poi da quello di un ufficiale dei carabinieri, oltretutto, a quanto sembra, forse ben più “sponsorizzato”. Il che, sempre a detta delle voci, farebbe pendere nettamente il piatto della bilancia in suo favore, ma che avrebbe al tempo stesso suscitato l’ira furibonda di buona parte della polizia romana. Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire, ancora una volta alla presenza di una secolare diatriba. Tutto ciò, mentre a quasi tre mesi dalle”dimissioni” di Carlo Buttarelli, Roma Capitale ancora aspetta la scelta di un responsabile di un posto di comando oltremodo delicato.

Riccardo Marini