La “cricca” di nuovo insieme. Si, ma nelle carte del rinvio a giudizio. Con loro é esploso il problema della “politica”

La “cricca” di nuovo insieme. Si, ma nelle carte del rinvio a giudizio. Con loro é esploso il problema della “politica”

La “cricca” di nuovo insieme. Guido Bertolaso, Angelo Balducci, Diego Anemone, Claudio Rinaldi. Ne mancano altri di nomi di gente abituata al potere, ai salotti che contano, agli appalti con cifre a tanti zeri. Questi già bastano per riportare alla mente una pagina poco commendevole per i cosiddetti “vip” di una Roma che non smette mai di pensare solo a fare affari sulle spalle della gente e della sua finanza pubblica.

Quelli della “cricca”, in totale sono 18, si ritrovano di nuovo accomunati nelle carte del rinvio a giudizio deciso dal Gup romano Massimo Di Lauro. Si tratta della brutta pagina scritta da pubblici funzionari, serviti e riveriti per anni, anche nel Vaticano pre Papa Francesco, in occasione del G8 e dei Grandi eventi.

Lo scandalo esplose in un momento cruciale della vita politica nazionale. In qualche modo, anzi, fece da detonatore in una fase di acutizzazione del distacco tra la “politica” dalla gente e dagli elettori. In qualche modo fece avviare il dibattito, sempre più acceso, sul sistema complessivo con cui sono state per molti anni gestite le istituzioni.

Per questo, anche il Governo Berlusconi iniziò il suo declino, finito com’era sotto il tiro della stampa, anche internazionale, e le critiche sulla gestione di tanti progetti in cui erano state coinvolte persone del suo “giro” o di quello di autorevoli componenti del suo “entorurage”.

La principale accusa mossa a Bertolaso, sicuramente la persona più sotto i riflettori, perché per anni si è imposto alla pubblica opinione come il Capo per antonomasia della Protezione Civile. E’ stato anche sottosegretario.
berlusconi bertolaso
Berlusconi ed altri a lui vicini a palazzo Chigi ha sempre puntato molto su Bertolaso. Al punto che stava in procinto di farlo addirittura ministro e candidarlo come commissario mondiale all’emergenza del terremoto di Haiti, dove invece assunse la funzione l’ex Presidente americano Bill Clinton. Una candidatura rivelatrice del rapporto tra Berlusconi e Bertolaso.

Di colpo, questo brillante ex medico cui si deve una serie di importanti e qualificanti interventi umanitari italiani nel mondo, dalle stelle finisce alle stalle. E’ proprio il caso di dirlo. Dall’essere in procinto a ricevere la nomina alla guida di un ministero, si è ritrovato dimesso ed indagato di colpo. E tutto per la sua frequentazione con gli altri cui è stata attribuito il poco esaltante termine di “cricca”. E forse anche per la smania di volere fare troppo, e tutto assieme. Possibilmente senza troppi controlli.

L’intreccio di quelli della “cricca”, secondo l’accusa, sarebbe basato sulla corruzione e su di un insieme di vicende non proprio esaltanti come hanno fatto intravedere le tante intercettazioni diffuse ad iosa sul giornali. Quelle che riguardavano Guido Bertolaso finivano sempre per richiamare la sua frequentazione con l’imprenditore Anemone da lui favorito, sostiene l’accusa, in cambio di denaro e di altri “servigi” come quelli garantiti dal centro Salaria Sport Village, dove si praticavano anche massaggi. Ma questo lo fanno anche in altri centri sportivi e non.

Bertolaso, non ha preso bene le accuse. Anche perché ben diversamente egli considera la sua figura e la sua carriera. Iniziata e, soprattutto, proseguita in modo sfolgorante, grazie alle opportunità che lui ha sempre saputo cogliere e ben valorizzato. A partire da quando fu nominato, dopo aver lavorato in un ospedale da campo in Libano durante la sanguinosa guerra civile, alla guida della struttura medica della Cooperazione del Ministero degli Esteri. Allora veleggiava in stretta sintonia con il Ministro degli Esteri per antonomasia della moderna storia italiana, Giulio Andreotti. Poi arrivano i veri onori della cronaca e, alla fine, l’amaro sapore della polvere e delle accusa.
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A Balducci ed Anemone, con la corruzione é contestata pure l’associazione a delinquere. Le intercettazioni dei carabinieri dei Ros sembrerebbero rafforzare la tesi dell’accusa che la ‘cricca’ abbia influenzato i più importanti appalti degli ultimi anni, dai mondiali di nuoto di Roma del 2009, al G8 della Maddalena, fino alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

Alessandro Di Severo