Il delitto dello “jogging”: Udine nello sgomento per la morte di Silvia si ricerca il coltello utilizzato dall’assassino

Il delitto dello “jogging”:  Udine nello sgomento per la morte di Silvia  si ricerca il coltello utilizzato dall’assassino

I Carabinieri del Ris hanno intensificato i rilievi nell’area dove martedì 17 settembre a Udine è stata uccisa a coltellate Silvia Gobbato. La tragedia si è svolta nell’area verde del Parco del Cormor e la vittima è stata colpita con 12 colpi di lama affilata. La ragazza faceva jogging con un amico, il figlio dell’avvocato Gianni Ortis, nel cui studio la ragazza svolgeva il praticantato. Attualmente il ragazzo è iscritto nel registro degli indagati “come atto dovuto”. Gli investigatori stanno intanto tentando di ritrovare il coltello con il quale la ragazza è stata uccisa.

Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, Silvia era andata a correre come spesso faceva con l’amico, ed entrambi facevano parte del gruppo dei marciatori udinesi. Lui, con passo più lungo, l’aveva distanziata arrivando fin sulla strada provinciale, all’imbocco del percorso, distante circa 400 metri dal luogo dove la ragazza è stata ritrovata. Lì si era fermato ad aspettarla. Non era la prima volta che i due partivano insieme ma poi differenziavano i percorsi. Non vedendola arrivare, il giovane stava tornando indietro a cercarla quando ha incontrato un altro corridore che ha lanciato l’allarme.

Giovane donna uccisa a coltellate a Udine“Non abbiamo né un indiziato né un indagato”, ha puntualizzato il capo della Procura di Udine Antonio Biancardi. Gli inquirenti, ha confermato Biancardi, “sono alla ricerca di altre tracce e dell’arma del delitto, un coltello che non è ancora stato trovato. L’autopsia sarà eseguita oggi o al massimo domani”. “La giovane è stata uccisa fra le 13 e le 13,48, ora in cui è arrivata la telefonata che ha lanciato l’allarme”, ha aggiunto Biancardi precisando anche che “la ragazza non aveva subito pregresse azioni persecutorie”.

La notizia ha lasciato tutti sgomenti. A Udine il sindaco Furio Honsell ha espresso a nome della città vicinanza alla famiglia della vittima. Il fatto che questa violenza colpisca nuovamente una donna è motivo di profondo dolore e preoccupazione. Specialmente in una cittadina piuttosto tranquilla quale è Udine. La ragazza viveva a San Michele al Tagliamento con i familiari e dove era anche stata candidata consigliere comunale nel 2011. Silvia Gobbato aveva superato brillantemente gli scritti, seconda tra i candidati della Corte d’appello di Trieste. Il 7 ottobre avrebbe dovuto sostenere l’orale. “Sono sgomento – ha detto l’avvocato Ortis – Era una ragazza bravissima e dolcissima”.

Alessandra del Nobolo