Si scava in Florida alla ricerca dei cadaveri della scuola degli orrori di più di 50 anni fa

Si scava in Florida alla ricerca dei cadaveri  della scuola degli orrori di più di 50 anni fa

Una atroce storia di violenze, brutalità, malversazioni rischia di venire alla luce a Marianna, in Florida, dove si sta scavando per avere la conferma che decide e decine di ragazzi, rinchiusi in una allora famosa scuola di correzione, “Arthur G. Dozier School for Boys”, sono stati uccisi e sepolti di nascosto per evitare che la notizia diventasse di pubblico dominio.

Al lavoro si sono messi i ricercatori dell’Università del Sud della Florida con l’obiettivo di individuare i resti dei corpi, si presume di oltre 50 giovani, ma si può arrivare persino a 100, e capire in che modo siano stati uccisi.

reform-school-abuse-nelsonEx ragazzi, detenuti anche loro presso lo stesso riformatorio, dal 1950 al 1960, hanno raccontato delle terribili esperienze vissute là dentro e, soprattutto, delle violente percosse subite in un piccolo edificio bianco, collocato nei pressi della struttura principale della scuola.

Sono state le loro continue denunce a far aprire l’indagine, in precedenza archiviata, e far avviare gli scavi alla ricerca delle tombe.

Secondo alcuni dei testimoni del tempo, le ricerche dovrebbero portare alla scoperta di un cimitero o più cimiteri in cui venivano sepolti i resti dei ragazzi neri ed uno riservato a quelli bianchi.

dozier-boys-school (1)Uno degli studenti volontari dell’Università del Sud della Florida impegnati nella ricerca ha detto di ritenere che ci siano almeno altri 100 corpi da recuperare tra le fosse scoperte fin’ora.

Una volta recuperate le salme si procederà agli esami del Dna. Molte famiglie di ragazzi scomparsi 50 anni fa da quella scuola sono ora in attesa di avere una risposta ai dubbi atroci che le hanno angosciate per decenni mentre precedenti inchieste erano finite sempre nel nulla, anche perché non si era mai autorizzato lo scavo oggi in corso. Specialmente agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso erano stati tuttavia molti i famigliari dei ragazzi di cui non si avevano più notizie, temendo quel “peggio” che a distanza di decenni potrebbe trovare conferma, a chiedere alle autorità e alla polizia di procedere a scavi nel perimetro della scuola. Ma sempre inutilmente.

John De Giorgi