Una “morte in culla”. E’ quanto accertato dall’autopsia sul piccolo di 8 mesi deceduto a Torino dopo il malore

che lo aveva colpito mentre con i genitori si trovava a 3200 metri di quota, nel Rifugio degli Angeli, in Valle d’Aosta. Per i medici legali si è trattato così di una “morte rara ma non insolita” per un neonato, tragica e improvvisa, in gergo “Sisd”. Un decesso non correlato in alcun modo con l’alta quota in montagna dove il bimbo si trovava in vacanza da tre giorni. La famigliola era arrivata da Casale Monferrato.

Secondo l’esame autoptico, quindi, non ci sarebbe stata alcuna imprudenza del papà e della mamma nel portare il figlioletto in Valgrisanche nè di averlo fatto dormire in un sacco a pelo, ma è stata colpa del “sisd”, una sindrome per cui il neonato, improvvisamente e senza apparente motivo, smette di respirare durante il sonno.

Martina Angelone