Papa Francesco: in tutto il Vaticano le nuove norme in campo finanziario Non sarà più possibile rivedere all’opera un “don Bancomat”

Papa Francesco: in tutto il Vaticano  le nuove norme in campo finanziario  Non sarà più possibile rivedere all’opera un “don Bancomat”

Papa Francesco è instancabile nell’impegno di “sistemare” tutte le cose di casa propria. Un fenomeno come il celeberrimo “don Bancomat”, del caso Anemone, Balducci non potrà più ripetersi. Il nuovo Pontefice non scherza e va avanti per la sua strada. Forse, questo, lo stanno cominciando a capire anche molti che dietro il Sacro portone pensavano di continuare ad andare avanti con quella “spigliatezza”, chiamiamo così la vocazione a maneggiare con disinvoltura soldi e conti bancari, che tanti guai ha provocato all’immagine della Chiesa cattolica nel mondo, tanto turbamento ha portato nelle coscienze dei fedeli e tanto dolore ha fatto assaggiare a Papa Benedetto XVI, portandolo persino alle dimissioni.

Con il Motu Proprio, “Per la prevenzione ed il contrasto del riciclaggio, del finanziamento del terrorismo e della proliferazione di armi di distruzione di massa”, Francesco estende a tutti i dicasteri vaticani, agli altri organismi ed enti dipendenti dalla Santa Sede, nonché alle organizzazioni senza scopo di lucro aventi personalità giuridica canonica e sede nello Stato della Città del Vaticano, quanto già disposto dal predecessore Benedetto XVI in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

Le disposizioni già fissate per lo Ior, insomma, varranno anche per tutti gli enti, gli ordini religiosi e organismi i quali, avendo un rapporto diretto con la Santa Sede, debbono sottostare anche a quelle norme che adeguano i comportamenti in campo finanziario alle nuove norme internazionali.
don bancomat
Con il nomignolo ” don Bancomat” é diventato, oramai, famoso Don Evaldo Biasini, l’economo della Congregazione del Preziosissimo Sangue coinvolto nell’inchiesta sulla “cricca” per la quale che vede inquisiti Angelo Balducci, Diego Amenone e Bertolaso
Nel Motu Proprio il Papa parla anche di “vigilanza prudenziale degli enti che svolgono professionalmente un’attività di natura finanziaria” e, quindi, comunica che d’ora in poi sarà avviata un’attività di prevenzione tesa a rendere più alta la soglia di contrasto ad operazioni che possono apparire sospette e discutibili.

Un altro segnale importante, dunque, di Francesco che, come tutti quelli lanciati finora, hanno una valenza sia interna, per indicare nuove norme di comportamento, sia verso l’esterno perché il mondo guarda e riflette sulla coerenza del fare quotidiano con l’annuncio del messaggio evangelico.

G.I.